Istanza al Riesame per la poliziotta arrestata a Siracusa. Indagini: perizia sulla firma

 Istanza al Riesame per la poliziotta arrestata a Siracusa. Indagini: perizia sulla firma

Presentata oggi al Riesame di Catania l’istanza per la scarcerazione dell’agente di Polizia, Claudia Catania, difesa dall’avvocato, Sergio Fontana. Attualmente si trova ristretta ai domiciliari, nell’ambito dell’inchiesta che ha portato all’arresto di tre rappresentanti siracusani delle forze dell’ordine ed un presunto fiancheggiatore.
Nei giorni scorsi, la donna era stata l’unica a rispondere alle domande dei magistrati siracusani, nel corso dell’interrogatorio di garanzia. A loro ha spiegato la sua versione dei fatti, respingendo le accuse e sottolineando la sua estraneità ai fatti contestati. Claudia Catania ha spiegato minuziosamente, durante l’interrogatorio, come funziona con le prove: dalle repertazioni a tutti gli altri passaggi. Incluse le fasi in cui sarebbero stati possibili eventuali interventi terzi o manomissioni.
Secondo quanto si apprende da fonti accreditate, l’addebito principale a suo carico sarebbe una firma in calce a documenti che accompagnano la droga sequestrata e repertata che viene poi trasferita all’ufficio – esterno alla Questura – dove vengono conservate le prove. Una firma che la difesa considera, però, “apocrifa” e quindi falsa. Per accertare anche questo aspetto, nei giorni scorsi il pm ha disposto degli accertamenti tecnico-grafonomici non ripetibili sulle firme apposte sui verbali di reperto. Si attende a questo punto l’esito della consulenza tecnica d’ufficio che potrebbe portare novità circa la posizione dell’indagata.

 

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