La brutta notizia: nel 2023 aumenterà la Tari. “Costo conferimento indifferenziato è alto”

 La brutta notizia: nel 2023 aumenterà la Tari. “Costo conferimento indifferenziato è alto”

La Tari? Aumenterà anche a Siracusa. Inevitabilmente. In queste ore stanno facendo discutere gli accertamenti inviati dall’Ufficio Tributi, ma la vera notizia è che con il prossimo piano economico-finanziario della tassa, sarà rivisto al rialzo il suo costo. Pessima notizia per i contribuenti siracusani, alle prese con una delle peggiori crisi economiche degli ultimi decenni.
A confermare l’aumento è il sindaco, Francesco Italia. “La Tari dovrà sensibilmente aumentare, come sta accadendo nel resto della Sicilia”. Poche parole ma sufficienti per gettare nel panico i contribuenti onesti. Di quanto aumenterà? Difficile a dirsi. A Noto, poche settimana addietro, l’aumento medio è stato di circa il 30%.
Perchè aumenterà la tassa sui rifiuti? Determinante, l’aumento dei costi di conferimento in discarica dell’indifferenziato. Nonostante anni e anni di raccolta per frazioni, l’indifferenziato continua a pesare parecchio nei conti del Comune, nonostante le somme incassate dal recupero di carta, cartone, plastica e vetro. E così l’aumento del costo di conferimento in discarica – passato in poche settimane da 100 a 300 euro a tonnellate – si traduce in un aumento per i cittadini, a cui quel sovraccosto viene ribaltato. E’ bene ricordare che, per legge, la Tari è totalmente a carico dei Comuni tramite il relativo tributo.
“Questi costi si riverberano e tornano sulla bolletta”, ammette il primo cittadino. “Per questo stiamo mettendo in campo due azioni: scovare chi non paga e la tariffa puntuale”. Sul primo punto, l’amministrazione comunale ha fornito qualche dato: circa 2300 soggetti sconosciuti al database Tari sono stati beccati. Ma nel mare magno degli accertamenti per mancata o omessa dichiarazione partiti in questi giorni, molti riportano errori o sono delle duplicazioni (somme richieste per la stessa utenza ad entrambi i coniugi o già pagate). In alcuni casi, a creare confusione è l’accertamento catastale attraverso il quale gli uffici hanno comparato i vani delle abitazioni ai metri quadrati accatastati, chiedendo differenze per gli anni passati. “Mi scuso con i cittadini perchè so che stanno arrivando accertamenti sbagliati. Viene chiesto ad esempio il pagamento a chi ha già dato. Mi scuso, può capitare”, dice ancora il sindaco Francesco Italia. “Preferisco mandare dieci accertamenti di cui tre sbagliati e sette giusti che comunque permettono di beccati evasori e furbetti. Stiamo comunque pulendo il database per evitare che accada di nuovo in futuro”, spiega il primo cittadino.
Ma quello che interessa ai cittadini è come e quando diminuirà il costo della tari. La riduzione della tassa era già stato promesso negli anni scorsi, quando si garantiva che con la differenziata la musica sarebbe cambiata. Così, purtroppo, non è stato. “E allora mettiamo adesso in campo la tariffa puntuale. Cominceremo da alcune zone pilota e poi pian piano allargheremo il sistema a tutta la città. Questo ci permetterà di operare un censimento di utenze e mastelli, attraverso il codice ottico di lettura. Chi produce meno indifferenziato, pagherà meno”, l’assicurazione che arriva dal primo cittadino. Ma sono parole accolte con freddezza dai siracusani che conoscono l’espressione “tariffa puntuale” dal primo capitolato d’appalto, datato dicembre 2014. La cosa che ha stancato è che chi paga è costretto a farsi carico anche della parte di servizio non versata dagli evasori.
Anche le micro e macro discariche abusive create in città sono un costo per tutti. Per ripulirle, vengono disposte bonifiche straordinarie, altro sovraccosto che si ribalta in bolletta.
“Chi non paga la Tari si sente sperto? Non lo è. Anzi, andremo aumentando il contrasto. Ogni cittadino perbene può aiutarci: contattate la Polizia Municipale quando vedete chi abbandona rifiuti per strada. Inviate foto e video con targa visibile e altri dettagli come luogo e orario. Siamo tutti alleati su questo fronte. Sentirete altre notizie a breve, oltre al sequestro delle auto di chi si macchia di simili gesti. Non possiamo consentire a nessuno di sentirsi al di sopra della legge”.

 

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