Un appartamento deposito di droga e armi della malavita organizzata: scoperto dai carabinieri
Un deposito di droga e armi in via Italia 103. I carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Siracusa l’hanno rinvenuto durante quella che gli investigatori presentano come una “chirurgica operazione antidroga”. In arresto Fabiano Garofalo, 50 anni, già noto alle forze dell’ordine per piccoli precedenti penali e amministrativi.
Nella prima mattinata di sabato, i militari si sono presentati alla porta dell’abitazione di Garofalo, apparentemente tranquillo nell’accoglierli, senza dare spazio a particolari manifestazioni emotive. Un atteggiamento durato poco, fino a quanto i militari hanno rinvenuto sotto un divano del materiale ritenuto compromettente, cioè una cassaforte porta fucili, una seconda cassaforte di dimensioni più piccole, ed un giubbotto antiproiettile, completo di borsa da trasporto, di foggia analoga a quella in uso alle guardie particolari giurate.
A quel punto, l’uomo avrebbe tentato la fuga, correndo verso l’uscita dell’appartamento, ma è stato raggiunto e bloccato dai carabinieri.
La perquisizione ha poi consentito di rinvenire un’ingente quantità di droga, materiale d’armamento, tanto da far supporre che l’appartamento fosse un deposito utilizzato probabilmente dalla malavita organizzata per nascondere parte del proprio “patrimonio”.
Rinvenuta anche una cassaforta murata. Con l’intervento dei Vigili del Fuoco, i carabinieri hanno rinvenuto : un ordigno esplosivo di fattura artigianale, del peso di circa 500 grammi, 400 dei quali di polvere nera o da sparo e completo di miccia; un fucile semiautomatico con canna mozzata risultato provento di furto avvenuto in Siracusa nell’anno 1992; tre pistole semiautomatiche, alcune già cariche; un revolver già carico con cinque proiettili inseriti nel tamburo; munizioni di vario tipo e calibro, anche da guerra, utili per l’impiego delle armi rinvenute; un chilo circa di cocaina;
40 (quaranta) di crack; 70 (settanta) circa di hashish; 280 grammi circa di marijuana;materiale per il taglio e confezionamento dello stupefacente, tra cui anche una macchina per il confezionamento “sottovuoto”; una radio portatile sintonizzabile sulle frequenze in uso alle forze di polizia.
Gli investigatori ritengono di avere dato un duro colpo alle attività criminali della città. L’ordigno rappresentava un serio rischio. E’ stato disinnescato e distrutto dagli artificieri intervenuti in supporto da Catania.
Garofalo è stato condotto nel carcere di Cavadonna.