La crescita del Sud, Granelli: “con la Zes ma regole da riscrivere”
È una fase di transizione, di economia e di sistema, in cui anche il mondo dell’artigianato e della piccola imprenditoria è chiamato a grandi sfide di innovazione. Nel Meridione, però, non è un mistero il malumore delle associazioni di categoria attorno alla Zes unica disegnata dal governo. Sparito il credito d’imposta per il Mezzogiorno, quelle risorse sono state destinate alla nuova Zes, appunto, ma in un territorio più ampio e con sbarramenti – come la soglia di 200mila euro d’investimento – che sembrano tagliare fuori l’ossatura delle aziende medio-piccole, che costituiscono però la rete imprenditoriale ed artigiana del sud.
Il presidente nazionale di Confartigianato, Marco Granelli, ne ha parlato a Siracusa, durante l’assemblea provinciale dell’associazione di categoria. Anticipa che, da ultimo incontro con il governo, c’è apertura a riscrivere “insieme” le regole.
Tra i più strenui oppositori in Parlamento alla cancellazione del credito d’imposta per il Mezzogiorno e la nuova formulazione della Zes, c’è un deputato siracusano: Filippo Scerra (M5S)
Il mondo dell’artigianato siciliano ha chiesto anche l’intervento della Regione, per aprire un tavolo di confronto con il governo regionale mirato a semplificare quelle che oggi paiono ostacoli insuperabile – a loro giudizio – per accedere alla misura di sviluppo. Questa la risposta dell’assessore regionale alle attività produttive, Edy Tamajo, anche lui a Siracusa per l’assemblea provinciale di Confartigianato.