La crisi del commercio di vicinato a Siracusa. Il Pd, “Serve un progetto, non improvvisazione”
Le piste ciclabili prima ed il caso parcheggio Damone poi hanno avuto il merito di far emergere la crisi del commercio di vicinato a Siracusa. Si tratta di una crisi globale, che non risparmia nessuna realtà italiana. Tra potere d’acquisto delle famiglie in calo, la concorrenza dell’online e delle grande aree commerciali i negozi di prossimità mordono il freno. Recentemente, anche attraverso le associazioni di categoria, hanno sottolineano come – in questo quadro poco florido – anche l’assenza di spazi di sosta a pochi passi dalle attività commerciali di Teocrito, Scala Greca, Tisia e Pitia stia assestando un altro colpo ad un sistema in forte difficoltà.
Sull’onda di sollecitazioni e raccolte firme, l’amministrazione comunale ha dato vita ad un tavolo sul commercio coordinato dagli assessori Edy Bandiera (Attività Produttive) ed Enzo Pantano (Mobilità). Sulle singole situazioni lamentate – ciclabili, aree di carico e scarico, spazi per sosta di cortesia – non dovrebbero tardare i primi accorgimenti. Resta il tema centrale: la crisi del commercio di vicinato. Su questo insistono le associazioni di categoria.
“La giunta improvvisa ma non progetta”, attacca il gruppo consiliare del Pd che lamenta troppa ovatta attorno ai problemi nei corridoi del secondo piano di Palazzo Vermexio. “Servivano diversi comunicati stampa, una raccolta firme dei commercianti, appelli delle associazioni di categoria, una richiesta di consiglio comunale aperto proposta da questo gruppo e la polemica di una città per far sì che un’amministrazione sorda si accorgesse della baraonda in atto”.
Con la chiusura del parcheggio Damone, che ha acuito il problema e teso i rapporti, in un clima di sfiducia crescente, la richiesta del Pd è quella di portare i veri temi in Consiglio comunale. “L’amministrazione non può più fare finta che l’assise non esista e non può accentrare su se stessa la ricerca di palliativi approssimativi e un po’ banali, ai problemi da lei stessa causati. Abbiamo bisogno di ascoltare i commercianti e di discutere collegialmente le diverse soluzioni ad un problema talmente importante da non poter più tergiversare”.
Il gruppo Pd non risparmia una stoccata al sindaco Italia. “Se saremo fortunati, inoltre, potrebbe essere una buona occasione per vederlo in un’aula che frequenta davvero poco”.