La denuncia: “Barca rimasta sugli scogli dopo lo sbarco, distrutta dal mare e dai ritardi”

La piccola imbarcazione con cui un gruppo di immigrati clandestini ha raggiunto Ortigia, all’altezza del Talete, è finita distrutta in pezzi. Rimasta sul luogo dello sbarco, in attesa di rimozione, è stata sbattuta ripetutamente sulla scogliera dai moti ondosi. Le condizioni meteo-marine non sono certo delle migliori in queste ore. A denunciare “la grave mancanza di intervento tempestivo da parte degli organi amministrativi, politici e giudiziari riguardo alla rimozione di una barca in vetroresina” è il consigliere comunale Ivan Scimonelli (Insieme).
L’esponete di opposizione ritiene che, alla luce delle dimensioni ridotte dell’imbarcazione, poteva essere facilmente rimossa in poco tempo, Invece “non si è provveduto ad adottare le misure necessarie per evitare che l’imbarcazione rimanesse sugli scogli, con l’inevitabile conseguenza della sua distruzione. Frammenti di vetroresina, materiale altamente inquinante, sono stati così dispersi in mare, con un impatto negativo sull’ecosistema marino e sulla nostra isola. L’inerzia dimostrata nel gestire questa situazione – conclude Scimonelli – evidenzia una mancata tutela delle nostre coste e del nostro patrimonio ambientale”.