La difficile convivenza nei centri per migranti: risse, vetri rotti, spazzatura non raccolta
Spazzatura non raccolta, risse, mancanza di acqua corrente: sono solo alcuni dei problemi che “agitano” in particolare due centri di accoglienza per migranti, nel siracusano. Da alcune settimane, l’emergenza sbarchi è tornata ad interessare il territorio, chiamato a dare accoglienza agli stranieri trasferiti da Lampedusa. Arrivi a centinaia, smistati attraverso la struttura attiva al porto di Augusta e con il coordinamento della Prefettura di Siracusa.
I numeri più alti riguardano i centri di accoglienza di Melilli e Rosolini. Il primo, l’ex hotel Siracusa di contrada Spalla, è in realtà più vicino al capoluogo che alla cittadina iblea ed ospita oltre 300 stranieri di diverse etnie. Alcuni operatori denunciano le scarse condizioni di sicurezza e parlano di risse consumate anche a colpi di brandine, estintori e quant’altro. Vetri di porte e finestre infrante testimonierebbero l’evidente tensione all’interno della struttura. Secondo alcune fonti, che hanno richiesto l’anonimato, ad accendere ancor di più gli animi sarebbe l’alcol che verrebbe acquistato nella vicina area commerciale, raggiunta attraversando non senza rischia la strada a scorrimento veloce.
Non solo, le immagini che arrivano dalla struttura mostrano anche montagne di spazzatura non raccolta che, con il passare dei giorni, sono divenute ricettacolo di topi ed insetti. Una situazione al limite, quindi, anche sotto il profilo igienico sanitario.
Non dissimile la situazione a Rosolini, altro centro di accoglienza affollato e attraversato da costanti tensioni tra gli ospiti della struttura. Qui, secondo diverse segnalazioni, ci sarebbero anche problemi con l’erogazione idrica a causa di alcuni guasti alle tubazioni.
Situazioni e problematiche che hanno spinto diversi operatori a richiedere la presenza fissa delle forze dell’ordine, presenti con un presidio h24 oltre ai sempre utili controlli su chiamata o programmati.