La ‘malafiura’ del Castello Eurialo sul Corriere della Sera: “una porcheria”
“Una porcheria. Un degrado inaccettabile e offensivo. (…) Degrado che ci espone a figuracce che nei Paesi seri sarebbero sanzionate con batoste esemplari”. Sono le parole, durissime, utilizzate da Gian Antonio Stella. L’attento commentatore, firma tra le più autorevoli del giornalismo italiano, firma una durissima nota sulle pagine del Corriere della Sera con cui relega a “malafiura” la vicenda del castello Eurialo.
La fortezza di epoca greca è chiusa e la situazione in cui versa è stata recentemente raccontata anche dal segretario regionale di Pd, e senatore, Davide Faraone. Il sito archeologico – con decine e decine di recensioni negative su tripadvisor – è “una boscaglia di erbacce, sterpaglie e cespugli. La prova che da mesi e mesi nessuno si è fatto carico di ripulire l’eccezionale sito archeologico”, scrive ancora Stella. Che poi si domanda se “è questo il modo di trattare i nostri tesori” e se “è questo il rispetto per la nostra storia e insieme il modo di fare turismo”. Dalle colonne del Corriere, chiede interventi immediati e correttivi per il futuro. “Signori responsabili dei beni culturali e del turismo, c’è qualcuno in casa?”. Un segnale è adesso adesso dal governatore Musumeci, che ha assunto l’interim dei beni culturali, e dal sistema delle Soprintendenze e dei Poli museali che non riescono ad andare oltre alla progettazione ed allo scoglio del “non ci sono fondi”.