La missione solitaria di Enzo: “Tengo pulita via Elorina, qui manca il senso civico”
La sua può essere definita una “missione”: mantenere pulita una parte di via Elorina, martoriata dai rifiuti, da piccole-grandi discariche di rifiuti di ogni genere, nonostante sia il biglietto da visita della città, unico ingresso da sud. Enzo si occupa di turismo, in Ortigia, e qualche anno fa ha ereditato dal padre un palmento nella zona di via Elorina. Con sua enorme sorpresa, una volta effettuato un primo sopralluogo, ha notato che l’area non versava affatto nelle migliori condizioni. Una volta bonificata la sua proprietà, ha iniziato a mantenerla sempre pulita. “Il problema più serio, invece- racconta Enzo- riguardava le aree esterne, i dintorni, “offesi” continuamente da chi abbandona rifiuti di ogni genere sistematicamente. Da due anni e quattro mesi mi occupo, quindi, della pulizia e bonifica dell’area di via Elorina che si trova a ridosso dei miei terreni. Inizialmente speravo che questo bastasse per convincere i miei concittadini incivili a desistere dalla cattiva abitudine di deturpare, sporcare, rendere indecente il territorio comune. Nel tempo la disillusione ha preso il sopravvento ed oggi so che la sensibilizzazione, purtroppo, qui non funziona. Ne prendo atto. Fanno eccezione i turisti stranieri che, vedendomi impegnato nella pulizia costante, si complimentano con me, senza conoscermi nemmeno, mi ringraziano”. Enzo dedica il fine settimana a quest’attività. Lo fa per sé e per tutti e continua a farlo nonostante nessuno si sia unito a lui in questa battaglia per la civiltà”. Nella sola giornata di ieri ha raccolto nove sacchi di rifiuti, che poi consegna alla Tekra per il corretto smaltimento. “Quello di cui mi occupo è un luogo importantissimo per Siracusa- fa notare Enzo- è la parte ellenica, che ci portava a Eloro, è l’unico ingresso a sud, il nostro biglietto da visita, che dovrebbe essere tenuto in maniera decorosa. Purtroppo si tratta di una missione impossibile in termini di sensibilizzazione. Il senso civico qui non esiste. Una volta compreso questo, anziché demoralizzarmi, ho deciso di spostare tutto in positivo e piano piano ho esteso l’area di cui mi occupo di quattro volte rispetto al raggio iniziale. Lo faccio per una questione di coscienza. Se penso a quando per la prima volta mi sono imbattuto in quello spettacolo indecoroso, ricordo un vero e proprio disastro. Ci sono voluti 8 giorni per ripulire tutto”. Enzo racconta di essere molto impegnato con il suo lavoro. “Trovo comunque il tempo per dedicarmi a questa iniziativa. Il livello di inciviltà che riscontro è spaventoso- prosegue – Il classico caso in cui la realtà supera la fantasia, in negativo ovviamente. Non è raro trovare amianto, pneumatici, pesce, interiora, davvero di tutto. Oppure indifferenziata, che poi si trova frantumata per strada”. Enzo lancia, infine, un appello a quanti gestiscono attività in via Elorina. “Vorrei che, ciascuno per l’area a ridosso del proprio esercizio, si occupasse di mantenerne decoro e pulizia, ognuno per la propria “quota parte”. Il risultato sarebbe straordinario”. Un appello che Enzo descrive come il suo “ultimo tentativo”. Non ci crede, insomma, ma ci spera”.