La morte di Chiara, due indagati per omicidio stradale. Disposta l’autopsia
La famiglia di Chiara è barricata in casa, annichilita dal dolore. “Non vivono più”, raccontano alcuni amici stretti. La mamma, Maria Antonietta, non ha più lacrime da piangere, così come papà Michele. La comunità locale si è idealmente stretta ai genitori della 18enne e monta la rabbia per una tragedia che si poteva evitare. Nel mirino, le scarse condizioni di sicurezza di quel tratto stradale, specie dopo la decisione di eliminare il cavalcavia pedonale che una volta consentiva un attraversamento in sicurezza. Una recente riqualificazione stradale ha poi eliminato il piccolo rialzamento su cui erano state dipinte le strisce pedonali. Istituito il limite di velocità di 30kmh in quel tratto, poco rispettato.
Sul fronte delle indagini, la Procura di Catania ha disposto l’autopsia per determinare nello specifico le cause del decesso di Chiara Adorno. Mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali, insieme al suo ragazzo, la giovane sarebbe stata centrata da uno scooter e poi sbalzata su di un’autovettura che sopraggiungeva. Questa la prima ricostruzione. Un doppio impatto, dall’esito tragico. Per la contestazione delle responsabilità penali, bisognerà comprendere la sequenza esatta degli eventi che hanno portato alla morte della giovane. La magistratura etnea si muove per omicidio stradale, sarebbero due gli iscritti nel registro degli indagati.
I mezzi – uno scooter Honda ed una Fiat Grande Punto – sono stati posti sotto sequestro. Migliorano le condizioni del fidanzato di Chiara, la cui testimonianza sarà molto importante per il prosieguo delle indagini.
Solo dopo l’esame autoptico la salma sarà consegnata alla famiglia, per la celebrazione del funerale. Sarà la Chiesa Madre di Solarino ad ospitare il triste officio. Non sarà proclamato il lutto cittadino, anticipa l’amministrazione comunale.