La morte di Licia Gioia, la nuova perizia propende per il suicidio. Udienza a novembre
Si è conclusa con un rinvio al 14 novembre l’attesa udienza del processo sulla morte del maresciallo dei carabinieri, Licia Gioia. Il gup del Tribunale di Siracusa ha concesso più tempo alle parti per lo studio delle oltre 130 pagine che compongono la corposa perizia, consegnata sabato scorso.
Emergono, intanto, alcuni dettagli sul contenuto dello studio che lascerebbe propendere – nella ricostruzione di quanto accaduto ed in base agli elementi disponibili – per la tesi del suicidio in quanto altre ipotesi non risulterebbero prospettabili o compatibili.
Il marito della donna, il poliziotto Francesco Ferrari, è accusato di omicidio ed ha optato per il rito abbreviato.
Per la difesa si sarebbe trattato di un colpo esploso accidentalmente: l’intento di Ferrari era quello di disarmare Licia Gioia, in preda ad una crisi nervosa che l’avrebbe portata a puntarsi l’arma alla testa.
Il maresciallo Licia Gioia morì nella notte tra il 27 e il 28 febbraio 2017 nella villetta di contrada Isola dove viveva insieme al marito.