La morte di Salvatore Eroe, "sostegno legale alla famiglia". I sindacati rilanciano sulla sicurezza
“Morire di lavoro non si può, non si deve. Eppure in Sicilia come nel resto del Paese si allunga sempre più l’elenco degli incidenti, che spesso incidenti non sono ma veri e propri omicidi provocati dal mancato rispetto delle norme sulla sicurezza”. Lo afferma la segretaria generale della Uil Sicilia, Luisella Lionti. “Per la morte di Salvatore Eroe ad Avola chiediamo oggi verità e giustizia. Ai familiari dell’operaio, intanto, assicuriamo massimo sostegno offrendo loro assistenza sindacale e legale. Questo è il poco che possiamo fare per esprimere solidarietà concreta dinanzi a una tragedia tanto grande, che ci impone di ricordare la nostra campagna per la vita #ZeroMortiSulLavoro e il nostro appello, la nostra sfida delle cose concrete, al presidente Renato Schifani perché gli organici negli Ispettorati regionali del Lavoro siano adeguati all’emergenza in corso. Almeno questo va fatto, subito”.
Fanno sentire la loro voce anche le sigle sindacali degli edili che tornano a porre il tema della sicurezza. “Risulteremo stucchevoli, retorici e, probabilmente, anche inopportuni nei confronti del doveroso silenzio che andrebbe riservato per rispetto del dramma famigliare che si vive a causa dell’ennesima vita che non fa ritorno a casa dopo una normale giornata lavorativa, strappata all’affetto dei propri cari. Ma abbiamo il dover di affermare alcune cose”, spiegano Saveria Corallo (Feneal UIL), Nunzio Turrisi (Filca Cisl) e Salvo Carnevale (Fillea Cgil).
“Non basta più il cordoglio e l’attendismo perché qualcuno possa pensare che sarà sempre compito di altri quello di affrontare un problema che va oltre i cantieri e i luoghi di lavoro. Siamo dinanzi a una questione di civiltà. I dati su infortuni e morti bianche continuano a essere inequivocabili e drammatici, come confermato da Inail. Scelgano le istituzioni cosa fare: girarsi dall’altra parte o tentare di affrontare con noi il tema della sicurezza”.
Nel 2019 i sindacati proposero alle amministrazioni locali, con regia della Prefettura, la creazione di una piattaforma informatica che in tempo reale permetta il controllo della situazione attraverso l’analisi di semplici dati: il settimanale di presenze in cantiere in tutti i luoghi di lavoro pubblici e privati, l’avvio dei lavori in tempo reale indicando preliminarmente importo, impatto della manodopera utilizzando i criteri di congruità e caricando tutti i DVR sul portale.
“Partiamo da questi elementi per avviare una nuova stagione di legalità e sicurezza che con il contributo di tutti generi un percorso di idee condivise. Noi ci siamo, le istituzioni?”, si chiedono i tre sindacalisti.