La morte di Tony Drago, l’avvocato in tv: “chiederemo la condanna dello Stato Maggiore”
“Chiederemo la condanna per i responsabili ovvero lo Stato Maggiore”. Nella settimana in cui è arrivata la notizia dell’archiviazione del procedimento per la morte di Tony Drago, il legale della famiglia del caporale siracusano alza il tiro. Rabbia tanta, voglia di arrendersi nessuna. E così anticipa in una intervista a “Chi l’ha Visto?”, nella striscia quotidiano del programma di Rai Tre, la nuova strategia. “Stiamo studiando anche un ricorso alla Cedu, la corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo, per violazione dell’articolo 2, il diritto alla vita”. L’avvocato non nasconde tutta la sua perplessità sulle decisioni assunte a Roma. Erano stati prodotti elementi e perizie tali da alimentare più di un sospetto. “E’ stato riscontrato un enfisema polmonare che è incompatibile con un suicidio, è stato vittima di nonnismo e poi finito alla testa. Il giudice è andato contro queste conclusioni ma non aveva i mezzi per farlo”, racconta.
Nel corso della puntata, trasmessa oggi alle 11.30, è stata intervistata anche Valentina, la sorella di Tony Drago. “Quando ho finito di leggere il provvedimento del gip ho sentito la stessa pugnalata allo stomaco di quando mi hanno comunicato che mio fratello era morto: Tony è stato ucciso per una seconda volta, i colpevoli non sono solo gli assassini materiali di mio fratello, ma anche coloro che dovevano indagare e che l’hanno fatto male”.