La morte di Vincenzo, si indaga per omicidio colposo. Lo straziante messaggio dei genitori

“Il mio cuore si è fermato insieme al tuo, core nostro, in quel maledetto pozzo. Ti amo Vincenzo mio”. E’ lo straziante messaggio affidato ai social dai genitori di Vincenzo, il bimbo di 10 anni che ha perso la vita cadendo dentro un pozzo. La comunità di Palazzolo Acreide si è stretta attorno ai genitori, alla sorella maggiore ed al fratellino. Il clima è irreale nella cittadina. Luminarie spente, festeggiamenti per San Paolo sospesi, corso semideserto. Tutto appare irrealmente sospeso.
Il sindaco, Salvatore Gallo, continua da ieri nel suo vai e vieni dalla casa della famiglia di Vincenzo. “Qui ci conosciamo tutti, è un tragedia di tutti. Loro devono sapere di avere il sostegno di noi tutti”, spiega.
La Procura di Siracusa, intanto, ha disposto l’autopsia sul corpo del piccolo Vincenzo. Dall’esame autoptico, gli investigatori si attendono risposte che chiariscano le cause del decesso: un trauma durante la caduta o annegamento, le ipotesi.
Nelle ultime ore sono state ascoltate le persone presenti al campo estivo organizzato dall’Anfass, cooperativa sociale per bambini disabili che aveva promosso il grest nel segno dell’inclusione. La Procura di Siracusa si muove per omicidio colposo. Al momento, nessuno è stato iscritto nel registro degli indagati, in attesa però dei primi riscontri investigativi.
La tragedia è avvenuta in pochi minuti, quando l’attività del campo estivo era quasi conclusa. I bambini stavano per raggiungere i pullmini che li avrebbero riportati a Palazzolo da quella fattoria in contrada Falabia, distante 5km dal centro cittadino. Vincenzo si sarebbe attardato, tra le altalene ed il pozzo. Qualcuno lo invita a scendere. D’improvviso, i supporti della botola avrebbero ceduto verso l’interno. Ed il piccolo è precipitato. “C’era chi chiamava i soccorsi, chi si è precipitato nel tentativo di far qualcosa”, racconta un testimone. Tra chi si adopera c’è l’educatrice di 54 anni. Solo con la forza di mani e piedi prova a calarsi nello stretto pozzo, senza corda come invece filtrato in un primo momento. “Il gesto di una madre disperata. Ha rischiato tanto. Non so con certezza se sia riuscita ad avvicinarsi”, dice il sindaco Gallo presente in quei concitati momenti. “Quando l’hanno riportata in superficie, nel silenzio irreale della zona, era priva di sensi. Ho temuto fosse morta”. Dopo una notte trascorsa in ospedale a Siracusa, è stata dimessa. E’ ancora sotto shock. Non si da pace per non essere riuscita a salvare Vincenzo, rivelano alcuni conoscenti. Non è ancora chiaro se e quanto sia riuscita ad avvicinarsi. Per la poca aria, è svenuta.
Sono stati i Vigili del Fuoco a soccorrerla e riportarla in superficie. Poco dopo, è stata la volta del corpo senza vita di Vincenzo, con i sommozzatori che si sono calati sotto l’acqua putrida che per metà riempie il pozzo profondo 15 metri. Solo in quel momento si è spezzata l’ultima, cieca speranza a cui ci si era tutti aggrappati.