La nave ong Aita Mari in porto a Siracusa, a bordo salgono le Sardine: "grati per impegno"
Nel porto di Siracusa, alle spalle del parcheggio del Molo Sant’Antonio, è attraccata la nave Aita Mari della Ong spagnola Salvamento Maritimo Humanitario. La scorsa settimana ha soccorso in due distinti interventi 158 naufraghi, condotti in porto a Messina.
A bordo della nave in fermata a Siracusa è salita una rappresentanza delle Sardine. Con loro, uno degli esponenti nazionali del movimento, il siracusano Massimiliano Perna. “Abbiamo voluto ringraziare l’equipaggio di questa nave e idealmente a tutte le navi umanitarie che operano nel Mediterraneo”, spiega poche ore dopo la visita, avvenuta ieri sera. “Abbiamo ascoltato i racconti dell’equipaggio, abbiamo ascoltato Yoro, senegalese che, dopo sei anni, per la prima volta tornava su una nave di soccorso, questa volta non come naufrago ma come abitante di questa città. Abbiamo ribadito insieme il nostro No ai decreti sicurezza, l’insoddisfazione per le insufficienti modifiche proposte dall’attuale governo, la richiesta di cancellare il Memorandum Italia-Libia, il rifiuto di politiche di chiusura e di indifferenza”.
L’Aita Mari riprenderà ai primi di marzo la sua missione umanitaria di pattugliamento e soccorso nel Mediterraneo. “Abbiamo consegnato a Filippo, coordinatore e responsabile del settore infermieristico, una grande sardina di carta che è stata tra i simboli della nostra prima piazza, come segno di condivisione di quegli ideali e quei valori di umanità e solidarietà fondamentali che le Ong portano in mare. La sardina è stata messa in uno dei luoghi più importanti della nave: l’infermeria”, racconta ancora Massimiliano Perna.
La nave ha anche bisogno di un idraulico e di un meccanico nautico per alcuni interventi di manutenzione. “Ci impegniamo a trovarli. Per fare la nostra piccola parte, davanti alla loro grande missione”.