La paura del contagio: il funerale diventa un sospetto focolaio. "Nessuna correlazione"
In una piccola comunità come quella di Buccheri, è quasi caccia all’untore. O almeno al momento in cui il covid è “sfuggito” di mano nella cittadina montana che oggi si ritrova in zona rossa rafforzata. Sono 15 gli attuali positivi, 3 in età scolastica. Dopo un primo cluster di 8 contagi, in 72 ore la velocissima evoluzione ed il superamento della soglia di allerta, con relativo provvedimento regionale di indizione della zona rossa.
E tra i “pare” ed i “si dice” finisce al centro delle attenzioni anche un recente funerale, ampiamente partecipato. “E’ quello che ha generato l’ultimo focolaio”, ripetono in paese. Ma il sindaco, Alessandro Caiazzo, dà un’altra versione. “Al di là delle tane persone presenti, non credo che quel funerale sia stato focolaio di contagi. Lo dico sulla scorta dei dati: i soggetti contagiati non hanno alcuna correlazione diretta con quel rito”, spiega il primo cittadino di Buccheri. “Gli 8 casi originari sono stati registrati ben prima del funerale in questione. Il defunto era un carissimo concittadino, molto conosciuto. Siamo un piccolo paese, quando qualcuno va via la comunità si stringe alla famiglia. Anche io ero presente e posso dire che i dispositivi di sicurezza ed i protocolli sono stati rispettati all’interno della chiesa. Peraltro ho chiesto al parroco di non procedere come abitudine con la benedizione all’esterno, in piazza Matrice. Così il deflusso è stato regolare e senza assembramenti”.
Come, allora, si è diffuso il contagio a Buccheri? Il sindaco Caiazzo offre una interpretazione. “Considerando come colpiti siano nuclei familiari a sè stanti e con la presenza di tre positivi in età scolare, credo che il virus abbia fatto un piccolo giro attraverso l’istituzione scolastica”.
15 positivi (800 su 100.000)