La politica siciliana prova a marciare unita per le ex Province, oltre 100 siracusani a Palermo
C’erano anche oltre cento siracusani al presidio palermitano, sotto palazzo de’Orleans, questa mattina. Dipendenti della ex Provincia Regionale e lavoratori di Siracusa Risorse, insieme ai “colleghi” di sventura degli altri territori, uniti in protesta mentre negli uffici della Regione il presidente Musumeci incontrava i parlamentari nazionali convocati per cercare una soluzione sull’asse Roma-Palermo.
“Dignità” urlavano rivolti alle finestre delle politica isolana. Per i sindacati si è trattato di un incontro utile, un primo passo. Ma si attendono adesso sviluppi. Positivo il giudizio anche sulle proposte dei pentastellati, illustrate peraltro dal deputato siracusano Ficara, e già in trattazione a Roma che puntano alla rinegoziazione del prestito forzoso ed altre agevolazioni sui bilanci. Assicurata una corsia preferenziale per Siracusa, unica ex Provincia ad avere già dichiarato default. Ma le somme liberate dalla Regione con l’approvazione della finanziaria potrebbero bastare appena per il pagamento di uno stipendio.
“Al governatore Musumeci – scrivono in una nota i sindacati confederali – abbiamo chiesto che le parti tornino a incontrarsi nel giro di una-due settimane per monitorare la situazione, che in Sicilia pende come un’ipoteca sulla testa di 6000 lavoratori di cui 400 precari. E abbiamo evidenziato, come di estrema urgenza, la vicenda dei lavoratori che, a causa del dissesto già proclamato, degli enti, non percepiscono stipendio da mesi”. Chiesto anche l’impegno della Regione a sostituirsi alle ex Province nei mutui da queste già contratti con Cassa depositi e prestiti: operazione che, a norma approvata dal Parlamento nazionale, libererebbe 22 milioni, complessivamente.