La prima standing ovation è per Medea: una ispirata Marinoni in uno scontro di emozioni

 La prima standing ovation è per Medea: una ispirata Marinoni in uno scontro di emozioni

La prima standing ovation della stagione è per Medea di Euripide diretta da Federico Tiezzi, nella traduzione di Massimo Fusillo. E non poteva essere diversamente: difficile trovare qualcosa fuori posto, nella profonda (anche nell’uso degli spazi) messa in scena che beneficia straordinariamente di una ispirata Laura Marinoni/Medea che contagia l’intero cast.

Tra versioni di parte, scontri, stratagemmi, giochini psicologici e vendette, lo scontro tra le forze contrapposte trova perfetta incarnazione in Medea/Marinoni e Giàsone/Alessandro Averone, opposti ai due estremi del tavolo “borghese” al centro di una scena in bianco e nero, con spazio per l’onirico e l’inconscio affidato al riflesso di una pavimentazione a specchio (scene di Marco Rossi).
Tra coccodrilli e conigli (in maschera) applausi convinti per Debora Zuin (Nutrice), Riccardo Livermore (Pedagogo), Roberto Latini (Creonte), Alessandro Averone (Giasone), Luigi Tabita (Egeo), Sandra Toffolatti (Il Nunzio) e ancora Francesca Ciocchetti (prima corifea) e Simonetta Cartia (prima coreuta e direttrice del coro). Il coro accompagna tutta l’azione con continui ingressi ed uscite, canti e coreografie. E’ formato da Alessandra Gigli, Dario Guidi, Anna Charlotte Barbera, Valentina Corrao, Valentina Elia, Caterina Fontana, Francesca Gabucci, Irene Mori, Aurora Miriam Scala, Maddalena Serratore, Giulia Valentini e Claudia Zappia. Nel coro anche gli allievi dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico: Jacopo Sarotti, Alberto Carbone Carlo Alberto Denoyè, Sebastiano Caruso, Moreno Mondì, Andrea Bassoli, Alessandra Cosentino, Gaia Cozzolino, Sara De Lauretis, Lorenzo Ficara, Leonardo Filoni, Ferdinando Iebba, Althea Mara Luana Iorio, Denise Kendall-Jones, Domenico Lamparelli, Federica Leuci, Emilio Lumastro, Arianna Martinelli, Alice Pennino, Edoardo Pipitone, Mariachiara Signorello. Impreziosiscono il motore dell’azione ed il risultato finale è un’opera che facilita la riflessione e sorprende per emozione.
“Ho impostato la tragedia non come una rappresaglia individuale – spiega il regista Federico Tiezzi, alla sua seconda regia a Siracusa dopo l’Ifigenia in Tauride del 2015 – ma come uno scontro fra due diverse concezioni della forza. Uno scontro fra una società arcaica e una società post industriale. Tra Ordine e Disordine. Medea è un campo di forze, dove si scontrano due modalità della violenza”.
I costumi sono di Giovanna Buzzi e trovano nei tre abiti di Medea perfetta sublimazione tra colori e sentimenti. il disegno luci di Gianni Pollini, maestra del coro è Francesca Della Monica, arrangiatore coro e voci è Ernani Maletta. Le musiche originali del coro e del prologo sono state composte da Silvia Colasanti con la collaborazione del Coro di voci bianche del Teatro dell’Opera di Roma.

 

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