La scomparsa di Massimo Riili, cordoglio e rispetto nelle parole di amici e ‘avversari’

La scomparsa di Massimo Riili segna pesantemente questo fine settimana di ottobre. I rappresentanti istituzionali locali rispettano la richiesta di discrezione arrivata dalla famiglia del costruttore 71enne, presidente di Ance Siracusa e vicepresidente di Confindustria Siracusa, con un passato da assessore comunale con Fatuzzo e Dell’Arte. Nessuna nota ufficiale inviata alla stampa, ma sono centinaia i messaggi di cordoglio sui social. Amici, colleghi, dipendenti ma anche “avversarsi”: tutti a tributare l’omaggio della memoria verso un uomo che ha indubbiamente segnato la storia recente della città e della provincia.
“Siracusa si stringe con grande affetto intorno alla famiglia di Massimo Riili. La nostra comunità perde un imprenditore appassionato, un uomo determinato e colto. Ciao Massimo”, ha scritto sulle sue pagine il sindaco di Siracusa, Francesco Italia.
Con Roberto De Benedictis, Riili ha condiviso un percorso amministrativo in giunta comunale. Da quell’esperienza nacque poi un’amicizia solida. “Ogni giorno di queste lunghe settimane ho sperato che l’incubo svanisse, e invece si è trasformato in tragedia. Una morte così assurda, venuta dal nulla, è sempre difficile da accettare. Ancora di più lo è per una persona in cui la città perde uno dei suoi migliori imprenditori ed io un amico leale”, ha scritto De Benedictis. “Perché molte cose ci accomunavano ed altre ci dividevano, ma gli anni vissuti insieme nella giunta Fatuzzo ci avevano fatto incontrare e diventare amici e tali eravamo rimasti al di là di ogni diversità di posizioni. Perciò la tua perdita mi addolora, caro Massimo, e ci mancherai molto”.
Con il mondo dell’ambientalismo ha dato vita ad un confronto acceso ma sempre rispettoso sull’equilibrio tra tutela e valorizzazione del paesaggio. Paolo Tuttoilmondo, nome storico di Legambiente, ricorda oggi con sincero cordoglio Riili. “Era un uomo tenace convinto delle sue idee, con cui era molto stimolante confrontarsi, anche partendo da posizioni molto distanti. Sostenendo strenuamente le ragioni della categoria che rappresentava, quella dei costruttori edili, spesso il confronto era aspro: ci accusava di volere bloccare lo sviluppo della città e noi ‘ambientalisti’ rispondevano per le rime. Su diverse questioni abbiamo continuato a pensarla in modo molto diverso (se non opposto), ma su alcuni temi come la riqualificazione urbana e il miglioramento della qualità dell’abitare riuscivamo a dialogare e come accadde in alcune occasioni anche a collaborare. Delle occasioni in cui l’ho incontrato di persona, conservo il ricordo di una persona molto intelligente e ironica”, le parole di Tuttoilmondo.
Da Confindustria Siracusa, parla il presidente Gian Piero Reale. “Cordoglio e vicinanza alla famiglia per la prematura scomparsa di Massimo Riili. La tristissima notizia lascia attoniti tutti noi imprenditori, l’intera comunità cittadina e tutti coloro che lo hanno conosciuto e stimato. Difficile trovare le parole giuste. Ci lascia un amico, un imprenditore serio e capace, una persona per bene. Resterà indelebile il ricordo delle sue straordinarie doti umane e professionali”.
Ance Siracusa, la sezione provinciale dell’associazione costruttori edili di cui Massimo Riili è stato importante guida e presidente, ne esalta “intelligenza, coinvolgimento, lungimiranza”. Poi il ricordo si fa più intimo. “Con il suo spessore umano e culturale ha saputo rappresentare gli imprenditori, ha difeso con abnegazione il lavoro e la città che vuole progredire. Era il nostro Presidente, amico e collega. Ance Siracusa, il suo Consiglio Generale e la Direzione si uniscono al dolore dei familiari dell’ingegnere Massimo Riili. Il nostro indimenticabile Massimo”.