La settimana D&G a Siracusa: autorizzazioni, pareri e suolo pubblico interpello di Ortigia Sostenibile

 La settimana D&G a Siracusa: autorizzazioni, pareri e suolo pubblico interpello di Ortigia Sostenibile

Con un formale atto di interpello indirizzato alle principali autorità coinvolte (Prefetto, Questore, Soprintendente, Sindaco, Agenzia del Demanio, ANAC, Procura della Corte dei Conti e Procura della Repubblica), il Comitato Ortigia Sostenibile ha chiesto informazioni sul cosiddetto “evento privato” di cui parlano alcune ordinanze, dal 4 luglio 2022 per due settimane. Si tratta degli spettacoli e degli appuntamenti della settimana Dolce&Gabbana a Siracusa, interessati vari siti di pregio della città. La richiesta di informazioni, formalizzata dagli avvocati Corrado V. Giuliano e Salvo Salerno, è pure accompagnata da atti di accesso civico a tappeto, nei confronti di tutti gli Enti destinatari.
In sintesi, il Comitato Ortigia Sostenibile vuol conoscere tutti i contenuti delle varie autorizzazioni ottenute dal promotore dell’evento, che risulta essere la società Momento srl, già in atto concessionaria della Regione per vari servizi al pubblico nel Parco Archeologico. Si tratta di autorizzazioni afferenti le misure di security e safety; la licenza della Questura, la valutazione previsionale di impatto acustico in relazione alle certe emissioni sonore e musicali; la densità di affollamento prevista e i relativi varchi di accesso ai siti oggetto delle manifestazioni; oltre ai vari pareri vari di agibilità. Richieste cui si aggiunge la richiesta di accesso al Verbale della Commissione di Vigilanza Pubblici Spettacoli nonché agli eventuali altri atti del procedimento autorizzativo, non conosciuti, “ivi inclusa l’indicazione degli invitati”.
Ortigia Sostenibile, partendo dalle Ordinanze comunali n.378/22 e 401 /22 del Settore mobilità (“unici atti conosciuti al momento”) rileva che un significativo numero di vie cittadine, particolarmente del centro storico di Ortigia è stata sottratta alla libera mobilità, fruizione e sosta degli utenti e residenti per un periodo variabile, comunque non inferiore a due settimane, contrariamente alle rassicuranti affermazioni che erano state rilasciate a mezzo stampa del primo cittadino, circa la promessa che tali inconvenienti sarebbero stati circoscritti “a poche ore di un solo giorno”.
Contestualmente alle richieste di informazioni e di accesso, il Comitato Ortigia Sostenibile ha chiesto a Prefetto, Questore e Sindaco di disporre con urgenza una opportuna mitigazione e riforma dei provvedimenti comunali in quanto gli stessi “determinano lesione della ordinaria qualità della vita degli utenti e dei residenti, anche in considerazione del fatto che il Comune non ha compensato tale disagi con l’offerta di un pubblico servizio di trasporto alternativo, a disposizione della cittadinanza”.
Ma non finisce qui, perché il Comitato Ortigia Sostenibile chiede anche alla Soprintendenza di far conoscere le proprie valutazione tecnico istruttorie e tutorie sulle installazioni invasive in Piazza Duomo e Piazza Minerva (la passerella per le sfilate, ndr), con particolare riferimento all’impatto architettonico e paesaggistico ed alla pressione sulla pavimentazione della piazza delle strutture precarie e dell’eventuale carico, “in considerazione dell’insistenza delle stesse per l’intero periodo delle manifestazioni”; nonché le analoghe valutazioni di competenza per l’annunciata concessione del Castello Maniace e del Teatro Greco, specificando che oltretutto il Castello Maniace risulterebbe chiuso alla fruizione pubblica per ben otto giorni.
Ce n’è pure per l’Agenzia del Demanio cui Ortigia Sostenibile chiede di accertare se l’autorizzazione dell’evento in questione, in Piazza d’Armi, coinvolga anche la concessione in atto corrente sul sito “anche in relazione alle precise clausole dell’atto concessorio, che obbligano il gestore a garantire la continuità della fruizione pubblica”.
A tutti gli Enti, il Comitato civico chiede inoltre di volere garantire il diritto di accesso incondizionato dei cittadini alle piazze e vie della città, inclusi i siti oggetto delle manifestazioni.
Per ultimo, Ortigia Sostenibile chiede al Comune di far conoscere se tale enorme ampiezza di suolo pubblico riservato alle manifestazioni abbia scontato l’incasso del canone unico patrimoniale, “non potendo il patrocinio, di per sè solo, esentare il privato beneficiario di tale importante onere a suo esclusivo carico”. A maggior ragione se l’evento non è aperto al pubblico e quindi, “in cosa dovrebbe consistere la sua culturalità, non si capisce” dicono gli esponenti del Comitato.
L’atto di interpello è stato quindi anche rivolto alla Procura Generale della Corte dei Conti siciliana, all’Agenzia Nazionale Anticorruzione ed alla Procura della Repubblica di Siracusa.

foto Crhistian Chiari

 

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