Strigliata alla Municipale: “dovete multare”. E Gibilisco pensa a un nuovo comandante
Con la stessa grinta con cui lo abbiamo visto saltare e vincere sulle pedane di tutto il mondo, Giuseppe Gibilisco sta adesso affrontando questi primi mesi da assessore comunale. Deciso per natura, conta i passi e fissa l’asticella: sempre più in alto. Adesso, per ridare un’immagine ed un peso alla Polizia Municipale, la cui presenza, francamente, è poco percepita (e rispettata) dalla popolazione.
Oltre ad essere uno straordinario atleta, Gibilisco è anche un militare della Guardia di Finanza. Ed ai vigili urbani siracusani riuniti ha fatto un discorso chiaro: “il problema è uno: quando qualcuno commette un’infrazione e voi fate finta di non vederla, lì iniziano i guai. Volete tornare ad essere apprezzati dalla gente? Se vediamo qualche infrazione, anche il semplice lancio del mozzicone di sigaretta, dobbiamo sanzionare. Nel momento in cui iniziamo a mettere le mani in tasca alle persone, lì inizierà il rispetto. La prima volta ci manderanno a quel paese, la seconda sbufferanno ma dalla terza si guarderanno bene dal fare infrazioni perchè sanno che la Municipale c’è e sanziona”.
Non una semplice uscita motivazionale, è proprio quello che Gibilisco chiede ogni giorno agli agenti. Qualcuno sorride, altri annuiscono ed applaudono. In effetti, il primo problema della Municipale di Siracusa è l’immagine: a dispetto dell’impegno di una trentina di unità, per il resto i vigili urbani non godono certo del vento favorevole dell’opinione pubblica.
Per recuperarlo dopo anni di lasciar andare, ecco pronti tre interventi per incidere sull’umore (e sull’operatività) della Municipale di Siracusa: “ci stiamo impegnando per avere 14 nuovi vigili nell’immediato; a breve avvieremo la progressione verticale per altri ufficiali che però devono avere le caratteristiche ed il polso per farlo; e bisogna nominare un nuovo comandante della Municipale”.
Con un linguaggio chiaro, senza politica di mezzo, Giuseppe Gibilisco dice proprio così. Una bocciatura per l’attuale comandante, Enzo Miccoli? “No, per nulla. Miccoli è una persona straordinaria ma è oggettivamente oberato di lavoro. Io sogno un comandante di formazione militare”, spiega in diretta su FMITALIA. L’assessore un nome in testa lo ha già. “E’ un persona con cui io ho lavorato: piazzavamo microspie, abbiamo arrestato gente, partecipato ad operazioni importantissime, stimato dalla Procura e dai magistrati tutti. Metto i miei beni personali a garanzia di questo nome. Se vogliamo cambiare, lui è la persona giusta. Se invece vogliamo continuare a fare finta di nulla, andiamo avanti così ma nessuno si lamenti”.