La vendita di Esso Augusta, la Cisl durissima: "è stata una imboscata tesa a sindacati e lavoratori"
“La vendita da parte di Esso della raffineria di Augusta e dei depositi logistici di Palermo, Augusta e Napoli alla Sonatrach, è frutto di un’imboscata tesa alle organizzazioni sindacali e a svariate centinaia di lavoratori”. Questo il commento lapidario di Franco Parisi, segretario generale Femca Cisl Sicilia, e di Sebastiano Tripoli, segretario generale Femca Cisl Siracusa Ragusa, in una nota nella quale interviene anche il segretario generale della Cisl Sicilia, Mimmo Milazzo.
La Femca ha ricostruito le fasi con le quali il colosso petrolifero mondiale ha comunicato la cessione di questi importanti presidi all’azienda di Stato algerina. “Ieri mentre la Esso convocava le segreterie nazionali delle sigle sindacali e le rappresentanze sindacali unitarie dell’azienda – affermano Parisi e Tripoli – per annunciare l’imminente cessione, la direzione aziendale siciliana ad Augusta informava i 660 lavoratori del piano di vendita alla società algerina Sonatrach, approfittando dell’assenza delle rappresentanze sindacali. Sono state ignorate e calpestate le basi delle relazioni fra parti sociali e datoriali; il rispetto di questi rapporti non solo sindacali, ma anche umani radicati in decenni di proficui rapporti di lavoro viene prima di tutto. Senza contare l’indifferenza totale
mostrata verso il vigente protocollo che disciplinava la condivisione nella gestione delle situazioni di crisi”. L’altra beffa secondo la Femca è la scelta dei vertici della Sonatrach di incontrare ieri, i sindaci di Melilli e di Augusta, prima ancora di confrontarsi con le
sigle sindacali. “Come inizio – continuano Parisi e Tripoli – non è dei migliori, confidiamo che la Sonatrach sia stata mal consigliata da Esso. I sindacati sono stati di fatto depistati ed è stata condotta una strategia di squalificazione delle relazioni con il sindacato, in una vicenda che scuote il settore energetico nazionale”.
La Femca chiede che il ministero dello Sviluppo economico convochi prima possibile l’incontro con le due società, Esso e Sonatrach, e che si faccia chiarezza sulle ragioni profonde dell’operazione. “Non vorremmo che quest’operazione sia frutto di un escamotage da parte di Esso per uscire da uno stato di difficoltà”, chiosano Parisi e Tripoli. “È un
fatto di estrema preoccupazione il disimpegno dal polo siracusano e dagli altri siti siciliani da parte della Esso – dichiara Mimmo Milazzo, segretario generale Cisl Sicilia – che potrebbe aggravare un quadro di desertificazione industriale che si è allargato a macchia d’olio in questi anni nell’isola. Chiediamo che ci sia non solo l’intervento del governo nazionale ma anche dell’esecutivo regionale, affinché si salvaguardi un presidio fondamentale per la Sicilia, sia in termini di livelli occupazionali sia di sviluppo del territorio. Pretendiamo massimo rispetto da parte delle due aziende, che sono tenute a confrontarsi con le sigle sindacali sul futuro della raffineria di Augusta e dei depositi logistici di Palermo, Augusta e Napoli”.
fonte: Ansa