La vendita di Isab a Goi Energy, perplessità oltreoceano: la contrarietà degli statunitensi
Dagli Stati Uniti starebbero seguendo con preoccupazione la trattativa per la cessione della raffineria Isab ai ciprioti di Goi Energy. A raccontarlo è La Repubblica secondo cui si starebbe giocando anche una delicata partita di geopolitica attorno al closing previsto per fine marzo, con tanto informali comunicazioni tra governi ed una conclamata contrarietà degli statunitensi. “Gli americani sono molto preoccupati per la vendita a una società cipriota, paese che da sempre è terra di scorribande per investimenti di colossi finanziari e banche russe, di un impianto che si trova ad appena trenta chilometri dalla più importante base militare statunitense nel Mediterraneo, Sigonella”, l’analisi del quotidiano.
A far storcere gli Stati Uniti verosimilmente anche l’annunciato accordo con Trafigura, trader mondiale di greggio e raffinati molto vicino, prima dell’invasione dell’Ucraina, alla Rosneft, compagnia petrolifera statale russa. Trafigura ha però preso pubblicamente le distanze da Mosca con l’inizio della guerra.
Il trader, secondo l’accordo con Goi Energy, fornirà il grezzo necessario ad Isab per la sua attività di produzione non appena verrà conclusa la vendita.
Al momento, sono in corso istruttorie e verifiche. Sullo sfondo c’è sempre la possibilità che il governo italiano possa ricorrere alla golden power, per tutelare produzione e occupazione strategica per il Paese. Nelle settimane scorse, intanto, primi incontri al Ministero ed anche alla Regione