L’adesione di Giuseppe Carta al Pd è questione di ore: domani incontro con Raciti

L’adesione di Giuseppe Carta al Partito Democratico è cosa fatta. Per l’ufficialità bisognerà ancora attendere qualche ora, ma quando domattina alle 11.30 il sindaco di Melilli si presenterà alla stampa insieme al parlamentare del Pd Fausto Raciti, sarà solo per comunicare la chiusura di un percorso di avvicinamento iniziato all’indomani della sua rielezione.
La vicenda legata all’ingresso di Carta nel Pd siracusano ha sollevato nei giorni scorsi un vespaio di polemiche tutte interne al partito, peraltro privo di un segretario dopo le dimissioni di Salvo Adorno. Sono riemerse le contrapposizioni tra le aree ed una certa muscolarità anche nell’avvicinamento alla definizione della lista per le regionali. Giuseppe Carta, corteggiato dall’area Orfini, dovrebbe essere l’avversario interno da contrapporre a Gaetano Cutrufo, in una sorta di sfida che dovrebbe poi fissare i rapporti di forza tra gruppi di maggioranza e gruppi di minoranza dentro lo stesso Pd di Siracusa.
Per il momento, vince il basso profilo. “Di candidature alle regionali discuteranno gli organismi provinciali e regionali, per ora il tema è l’adesione di Giuseppe Carta”, tagliano corto più fonti vicine ai vertici del Pd siracusano. Una certa tensione è però palpabile se lo stesso presidente provinciale, Paolo Amenta, ammette che la questione “andava gestita meglio”. A poche ore dall’annuncio ufficiale, è stata una corsa ad affrancarsi dalla paternità del “corteggiamento” tessuto a Giuseppe Carta. Ed anche su questo punto, laconico Amenta: “non credo si sia autocandidato”. Bruno Marziano, intanto, rispedisce al mittente ogni illazione. “Leggo e sento da più parti che mi si attribuisce velatamente o esplicitamente la titolarità del percorso di ingresso nel Pd del sindaco di Melilli. Voglio allora chiarire che l’ho conosciuto personalmente appena qualche giorno fa, nel corso di un incontro cordiale che mi è stato chiesto”. E’ invece una furia Salvo Baio, dirigente regionale, che parla di “degenerazione delle correnti, che si comportano come partitini nel partito, avvelenando il clima interno e appannando il ruolo esterno del Pd”. Intanto, però, il primo atto sembra chiuso, con Giuseppe Carta ormai ad un passo dal Pd. Da capire, adesso, quale impatto avrà l’onda del suo ingresso nel Partito Democratico.