“L’albero della sicurezza” a Priolo, monito contro gli incidenti sul lavoro
Un “Albero della Sicurezza” è stato posizionato questa mattina all’esterno del Palazzo Municipale di Priolo. Realizzato con caschi antinfortunistici, già utilizzati dai lavoratori della zona industriale, mira a lanciare un messaggio di sensibilizzazione sul tema della sicurezza sul posto di lavoro. I caschi rossi a simboleggiano tutti gli infortuni, quelli neri le morti sul lavoro.
Si tratta di una iniziativa attuata ogni anno in Italia dalla Fondazione “Sosteniamoli Subito”, creata dall’ANMIL, l’associazione nazionale mutilati e invalidi sul lavoro, che sostiene economicamente e psicologicamente le famiglie che al loro interno subiscono la tragedia di un infortunio o una morte sul lavoro.
Il progetto è stato sposato dal Comune di Priolo con l’intento di tenere alta l’attenzione sul tema della sicurezza sul lavoro e creare una nuova coscienza civica, per far sì che questi tristi accadimenti non succedano più.
“La parola d’ordine – ha detto il sindaco Pippo Gianni – è prevenzione. In provincia di Siracusa gli incidenti sono complessivamente diminuiti, ma i morti sono passati da 5 a 7. Spero che l’Albero della Sicurezza un giorno possa diventare l’Albero della Vita. Vorrei togliere i caschi neri e rossi, perché significherebbe che non ci sono più incidenti sul lavoro. Il Comune di Priolo – ha continuato il primo cittadino – è accanto ai lavoratori e alle loro famiglie, come ha sempre fatto. In 50 anni di professione medica ho avuto molte volte a che fare con incidenti sul lavoro e anche per questo sono particolarmente sensibile alla tematica. L’albero deve servire a far riflettere e ad evidenziare quanto sia importante che chi va a lavorare stia attento. Chiunque passi da qui per andare nella zona industriale guarderà questi caschi. Il nostro invito è che possa prestare maggiore attenzione. Se qualcosa non funziona come dovrebbe, se c’è da aiutare chi va a lavorare siamo pronti a farlo – ha concluso il sindaco Gianni – il Comune è sempre a disposizione e se c’è da intervenire sulla zona industriale, con i Vigili Urbani, la Protezione Civile e chi di competenza lo faremo, perché non vogliamo più piangere altri morti”.
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