L'Ars dice si ai Liberi Consorzi, in soffitta le ex Province Regionali. "Dipendenti tutelati"
Nascono ufficialmente i Liberi Consorzi Comunali. C’è la legge, la riforma delle Province Regionali si completa dopo un cammino incerto e ricco di sorprese, non sempre positive. Al posto dei nove enti locali nascono adessso sei Liberi Consorzi più le tre città metropolitane di Palermo, Catania e Messina.
La legge attribuisce funzioni e competenze ai neonati enti intermedi e manda definitivamente in soffitta le nove ex Province della Sicilia.
Tra i primi a commentare, il deputato regionale Bruno Marziano, peraltro ex presidente della Provincia Regionale di Siracusa. “La nuova legge sui Liberi consorzi mantiene e rafforza il ruolo di ente intermedio già svolto dalle Province”, dichiara. “La legge tutela pienamente i 6 mila lavoratori delle ex province e ne salvaguarda la professionalità, oltreché i lavoratori delle società partecipate. Nel momento in cui si eliminano gli organismi di elezione diretta, avere attribuito il compito di elezione degli organismi dei Liberi consorzi ai sindaci e ai consiglieri titolari del consenso popolare, assegna a questi organismi, ancorché di secondo livello, una piena legittimità”.