Laser 3d subacquei per la prima carta geologica di coste e fondali di Siracusa
Da punta Arenella a Targia, una speciale moto d’acqua attrezzata con laser 3d sta “mappando” le coste siracusane, sotto il pelo dell’acqua. L’Università di Geologia di Palermo ha incaricato una ditta specializzata che sta completando in queste ore la mappatura che permetterà, entro la fine dell’anno, di realizzare la prima carta geologica CARG (cartografia geologica) delle coste e dei fondali del capoluogo.
Il progetto di realizzazione della cartografia geologica nazionale ha preso avvio nei tardi anni 80 del secolo scorso ed è stato recentemente rifinanziato. Viene svolto in collaborazione con le Regioni e le Province autonome, il CNR e le Università ed è coordinato dal Servizio Geologico d’Italia in qualità di organo cartografico dello Stato. Il Progetto CARG prevede la realizzazione e informatizzazione dei 636 fogli geologici e geotematici che compongono il puzzle della copertura al 50.000 dell’intero territorio nazionale.
A fornire assistenza alla struttura tecnica che sta eseguendo i rilievi a Siracusa sono stati diversi circoli nautici del territorio. A seguire le operazioni c’è anche il geologo Marco Andolina. “Si sta completando una rilevazione geologica fino a batimetrica di 50 metri. La parte relativa a terra è già stata completata dall’Università di Catania”, spiega. “Adesso, per la prima volta si effettua un rilievo subacqueo fondamentale che sarà alla base di ogni progetto futuro di intervento per proteggere le coste siracusane. Le indicazioni su batimetrica e tipo di materiale sul fondale, ad esempio, ci portano avanti uno step avanti nella futura progettazione di opere capaci di proteggere le coste e l’infrastrutturazione vicina”.