Latitante russo arrestato a Siracusa, fermato dalla Polfer prima di salire sul treno
Un uomo di 46 anni, di nazionalità russa, è stato arrestato ieri dagli agenti della Polfer di Siracusa nel corso dei controlli predisposti in stazione per garantire la sicurezza dei viaggiatori e assicurare il rispetto delle normative previste nella “Fase 2”. Stava per salire sul treno per Taormina quando è stato fermato dagli agenti che hanno appurato che su quel viaggiatore pendeva un mandato di arresto internazionale.
Da febbraio 2020 è destinatario di una mandato di cattura poiché si sarebbe appropriato, nel 2013, delle rette pagate dagli studenti di una scuola privata di cui era rettore e professore di filosofia. Grazie alla sua qualifica avrebbe carpito la fiducia degli studenti e sottratto, con l’aiuto di un complice, la somma di 1.302.400 rubli russi, pari a circa 16.000 euro. Per questa condotta l’uomo è stato accusato di truffa dalle autorità russe e condannato a 6 anni di reclusione.
Dall’inizio di marzo si era trasferito a Siracusa, mentre la moglie e i figli sono tuttora in Russia. In Italia, a suo dire, si manteneva grazie ai proventi dei convegni di filosofia. Al termine di tutti gli accertamenti del caso, l’arrestato, su disposizione dell’autorità giudiziaria, è stato condotto presso la casa circondariale di Piazza Lanza a Catania, in attesa dell’estradizione verso il proprio paese di origine.