Lavoro. “In provincia è precario: 2 lavoratori su 10 a tempo indeterminato, stipendi sotto i mille euro”
“A Siracusa, su 10 contratti di lavoro attivati, 8 sono a tempo determinato, precari, flessibili, a chiamata, part-time involontari e solo 2 sono a tempo indeterminato”. Sono le parole di Roberto Alosi, segretario provinciale Cgil Siracusa, che, ieri mattina ai microfoni di FMITALIA, ha tracciato un quadro dell’attuale situazione lavorativa nel territorio. Una condizione che evidenzia come il “vero tema nel nostro Paese, nella nostra provincia e nel meridione sia il lavoro e il precariato sul lavoro”, continua Alosi. “Questo dà la misura di quanto si sia svalorizzato il lavoro nel nostro territorio, ma più in generale nel nostro Paese”. Alosi si sofferma, poi, su un altro dato allarmante. “Un terzo dei lavoratori a Siracusa – spiega il segretario della Cgil – guadagna meno di 1000 euro al mese. Il problema è aggredire strutturalmente il lavoro e farlo ridiventare il valore costituzionale che ha il lavoro in sé”.
La necessità è affrontare le diverse,cruciali, tematiche per tracciare una chiara linea, considerando che “si registra un grande disorientamento nel mondo del lavoro”, evidenzia Alosi. Una delle urgenze più drammatiche resta la sicurezza sul lavoro. “Se ne parla troppo, ma si agisce poco- chiosa Alosi – Noi restiamo fermi sulla necessità di cambiare il modello sociale del lavoro, tant’è che abbiamo lanciato la campagna referendaria in corso con l’obiettivo di ripristinare l’articolo 18 (che tutela i lavoratori dipendenti in caso di licenziamento illegittimo, ingiusto e discriminatorio, ndr)”.