Le riqualificazioni bocciate dagli allagamenti, Pd e Forza Italia: “Indagine interna inutile e tardiva”

“Urbanisticamente la città ha dei problemi strutturali e annosi. Non è una novità e non è una questione risolvibile con misure spot ma con ragionamenti complessivi”. Il gruppo consiliare del pd di Siracusa inizia così la sua analisi su quanto accaduto a Siracusa, dopo le eccezionali precipitazione dei giorni scorsi. Alcune aree della città erano già soggette ad allagamenti in caso di pioggia, ora questi eventi meteo avversi potenziati rendono ancora più esteso il problema. E colpisce soprattutto come anche zone appena riqualificate presentino problemi forse anche peggiori del passato.
“Bisogna ragionare bene su come rendere i nostri canali di scolo, le nostre condotte, gli accessi al mare idonei e serve urgentemente gestire un piano di manutenzione di tombini e caditoie vero. Le immagini di ieri notte e dei giorni precedenti richiamano lacune nei lavori più recenti ma soprattutto disattenzione nell’ordinaria amministrazione di pulizia e gestione”, è il punto di partenza del Partito Democratico. Non sono risparmiate critiche all’operato dell’amministrazione comunale. “In Consiglio comunale vorremmo ascoltare una presa di responsabilità per i lavori svolti e per tutto quello che, nonostante sia novembre, non è stato fatto. Oggi la realtà ci dice che non è più rimandabile un dibattito serio e onesto che renda giustizia a Via Tisia, a Piazza Euripide e Largo Gilippo, alla Borgata tutta e al Villaggio Milano. Come a tutte quelle strade che ancora oggi tremano vedendo una nuvola affacciarsi all’orizzonte. Risulta evidente ed è sotto gli occhi di tutti – spiegano i consiglieri Milazzo, Zappulla e Greco – che le riqualificazioni recentissime non sono state fatte pensando al deflusso delle acque piovane e alle precipitazioni sempre più consistenti. Non bastano le indagini interne annunciate e palesemente tardive del sindaco Italia. Serviva ieri un controllo preventivo ed una progettazione che consentisse all’acqua di defluire correttamente. In consiglio vogliamo ascoltare e discutere di questo, senza scuse pretestuose o giustificazioni, per le quali oggi non c’è oggettivamente davvero più tempo”.
Una posizione simile è quella espressa da Forza Italia, con Ferdinando Messina. “Indagine interna? I controlli si fanno prima, a lavori in corso. Non dopo quasi 24 mesi di cantiere e disagi per cittadini e commercianti ed a cose fatte. Spero che l’amministrazione abbia imparato la lezione, i progetti si devono fare per bene e sfruttando tutti gli studi e le professionalità oggi esistenti a partire dall’ingegneria idraulica e coinvolgendo anche i geologi. Mi auguro che per la riqualificazione dello Sbarcadero non si commetta sempre lo stesso errore, creando ulteriori barriere e paratie per amore del bello ma dimenticandosi della funzionalità dei lavori svolti”, spiega Messina su FMITALIA.
L’esponente di Forza Italia attacca poi anche sulla realizzazione del parcheggio di via Damone, al centro di polemiche anche in questo caso per il deflusso delle acque piovane. “Nel piano regolatore, quel terreno è registrato come area S3 a servizio di verde pubblico e parco. Bene, serviva un posteggio. Ma è stata adottata la necessaria variante urbanistica? E ai cittadini dove la si mette a disposizione un’altra area a verde visto che lì si è deciso di metterci un posteggio?”. Questioni su cui ha presentato una recente interrogazione a risposta scritta.