Le scuole sono sicure? Interrogazione di Cavallaro e Romano (FdI) in Consiglio comunale
“Le risposte ricevute in consiglio comunale alle interrogazioni presentate non ci hanno soddisfatto, in particolare per quanto riguarda lo stato delle scuole comunali”. A dirlo sono i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Paolo Cavallaro e Paolo Romano. Questa mattina, mercoledì 30 ottobre, la seduta del consiglio comunale è stata dedicata al question time.
“Soltanto l’80% delle scuole ha il certificato di collaudo statico e quasi tutte le scuole sono carenti del certificato antincendio. – sottolineano Cavallaro e Romano – Non abbiamo ricevuto risposta in ordine alle somme necessarie per effettuare le manutenzioni straordinarie di tutte le scuole. Già l’anno scorso a tal fine avevamo presentato in aula la proposta di accensione di un mutuo, rigettata inspiegabilmente dall’aula.
Visto che Siracusa si piazza sempre agli ultimi posti in tutte le graduatorie nazionali, abbiamo rivolto un appello al Sindaco, assente cronico in aula, perché faccia dell’ edilizia scolastica un punto fermo e prioritario della sua amministrazione, colmando lacune in materia di sicurezza inaccettabili, tanto più che nelle scuole trascorrono grande parte della giornata anche coloro che sono spesso inascoltati per la giovane età, come i nostri figli e nipoti, che vogliamo sperare tornino sempre a casa coi loro piedi. – continuano – Quanto avvenuto alla Lombardo Radice poteva essere fatale e poteva prevenirsi, con gli adeguati controlli, essendo preventivabili i crolli viste le infiltrazioni d’acqua piovana degli anni passati”. Il riferimento è alla caduta di pezzi di intonaco dal soffitto di un’aula di una quarta primaria all’istituto comprensivo Lombardo Radice di via Archia, a Siracusa, nei giorni scorsi.
“Il Sindaco porti una proposta seria di finanziamento e siamo pronti ad approvarla; Siracusa almeno sulla sicurezza potrebbe finalmente classificarsi ai primi posti, dando l’ esempio a tante altre realtà regionali e nazionali dove l’ edilizia scolastica e la relativa manutenzione sono ferme al palo. Siamo pronti a perorare la chiusura delle scuole, se necessario per garantire la sicurezza di tutti coloro che le vivono giornalmente, dai nostri ragazzi ai docenti e al personale tutto; non siamo disposti ad assistere alle solite promesse o all’utilizzo dei pannicelli caldi. L’amministrazione di una città richiede coraggio e concretezza e, invece, vediamo solo sprechi e incapacità di gestire il ricco patrimonio immobiliare”, concludono.