Legambiente Siracusa, EcoForum sui rifiuti e l’economia circolare dedicato alla provincia

 Legambiente Siracusa, EcoForum sui rifiuti e l’economia circolare dedicato alla provincia

Un progetto di Legambiente per liberare la Sicilia dai rifiuti. Nell’ambito della campagna “Sicilia Munizza free”, venerdì 22 marzo, si terrà a Noto, a Palazzo Nicolaci di Villadorata dalle 16 alle 18.30, l’EcoForum sui rifiuti e l’economia circolare dedicato alla provincia di Siracusa. L’obiettivo dell’incontro è quello di accelerare il passo e spingere sempre di più verso il recupero di materia, sia a monte che a valle.
“Per molti Comuni sarà un impegno straordinario che richiederà una rimodulazione dei servizi di raccolta che dovranno essere sempre più puntuali ed efficaci e che necessiterà, al contempo, di maggiore coinvolgimento ed accresciuta responsabilità da parte dei cittadini per pervenire ad una maggiore qualità dei rifiuti differenziati, evitando contaminazioni fra tipologie di rifiuti non omogenee. Contestualmente, occorre programmare e realizzare rapidamente gli impianti veramente utili per il riciclo e per sviluppare una reale economia circolare nell’isola”, scrive Legambiente Siracusa.
Migliorare la gestione e la qualità della raccolta differenziata necessaria, sottolinea Legambiente: “La Sicilia è una delle regioni che trarrà maggiori benefici dai fondi del PNRR e della programmazione europea che sono destinati alla transizione verso l’economia circolare. Nei prossimi anni, decine di cantieri apriranno nella regione per migliorare la gestione e la qualità della raccolta differenziata necessaria”.
“Per tali ragioni durante l’EcoForum provinciale saranno approfonditi, con i soggetti responsabili del ciclo dei rifiuti (istituzioni locali e regionali, esperti, operatori economici pubblici e privati, associazioni, comitati, etc.), le criticità e le opportunità che insistono nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti in ambito provinciale, puntando l’attenzione sulle soluzioni gestionali ed industriali strategiche per avviare la transizione necessaria e improcrastinabile verso l’economia circolare”, conclude.

 

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