L’emergenza incendi in Ars, le dichiarazioni dei deputati regionali siracusani

 L’emergenza incendi in Ars, le dichiarazioni dei deputati regionali siracusani

Seduta calda in Assemblea Regionale Siciliana, con le emergenze di questi ultimi giorni a dettare i temi ed i tempi. Anche la deputazione siracusana ha fatto sentire la sua voce. Tiziano Spada (Pd) ha subito ricordato la richiesta dello stato di calamità. “La Sicilia brucia e gli incendi interessano tutte le nove province. Non serve minimizzare e dire che è stata solo questione di sfortuna. Chiediamo che siano stanziati fondi sufficienti a risarcire chi ha subito danni ingenti”. Spada ha denunciato anche la mancanza di un Osservatorio Regionale sui cambiamenti climatici che il gruppo parlamentare del Partito Democratico chiede da mesi. “Qualcuno deve prendersi le responsabilità di quello che sta succedendo. Non ci sono giustificazioni che questo Governo possa dare ai cittadini che hanno visto anni di sacrifici cancellati dalle fiamme. I cittadini siciliani – conclude il parlamentare regionale – pretendono risposte chiare e imminenti, anche dal punto di vista economico-finanziario, da parte di chi amministra la Sicilia. Siamo al fianco di questo governo nella ricerca delle soluzioni che possano fare uscire la nostra regione dalla situazione di emergenza in cui riversa”.
Sempre dai banchi dell’opposizione, duro anche Carlo Gilistro (M5s). “La Sicilia sta vivendo una emergenza continua. Sistema aeroportuale, black-out elettrici, incendi. Dare la colpa solo alle temperature estreme significa voler prendere in giro i siciliani che evidentemente questo governo considera ancora con l’anello al naso. La verità è che il sistema di prevenzione non esiste e non funziona, e gli incendi di questo giorni lo testimoniano: terreni lasciati incolti e non puliti, anche da enti pubblici, proprietà abbandonate, Comuni disattenti, Regione impegnata a blaterare di ponte Sullo stretto e mirabolanti quanto assenti azioni. Intanto cittadini e aziende devono convivere con disagi costanti, dai collegamenti alla qualità della vita”. L’attacco frontale al governo Schifani è netto: “Date la colpa al destino cinico e baro, al cambiamento climatico. La verità è che non siete in grado di prevenire e poi gestire alcuna emergenza. Settimane, mesi dopo ogni problema, viviamo ancora immersi in quel problema”. Poi l’affondo sui soccorsi. “Ieri la provincia di Siracusa è stata da voi abbandonata. La più grande zona industriale siciliana minacciata dalle fiamme, autostrada chiusa, parchi commerciali e acquatici chiusi ed evacuati ma nessun Canadair, nessun rinforzo da altre province. Avete fallito sino a qui. Prendete atto, come hanno fatto i siracusani ed i siciliani. Aspettiamo la prossima emergenza? Continuerete a ripeterci che il ponte salverà tutto? Abbiate un sussulto di dignità e lasciate spazio a chi vuole lavorare per la Sicilia”.
Dalla maggioranza, è stato Giuseppe Carta (Mpa) ad illustrare tutte le criticità vissute dalla provincia di Siracusa negli ultimi due giorni, sottolineando la necessità di richiedere al governo centrale lo stato di calamità per poter aiutare tempestivamente famiglie e aziende gravemente danneggiate dagli eventi estremi.

 

Potrebbe interessarti