L'emozione di Lucia Azzolina, tornata nella sua scuola di Floridia: "Cari professori, vi devo tanto"
E’ tornata nella “sua” scuola 19 anni dopo. Era anche allora il 7 luglio e Lucia Azzolina era una studentessa arrivata all’appuntamento con gli esami di maturità. Diciannove anni dopo è il ministro dell’istruzione che torna, non senza emozione, in quell’istituto che l’ha vista crescere e formata.
Lo ha ricordato la stessa Lucia Azzolina, nell’aula magna del liceo Da Vinci di Floridia, la cittadina siracusana dove il ministro è cresciuta. “Un ringraziamento immenso agli insegnanti che oggi sono qui e che c’erano 19 anni fa. Per me oggi qui è un’emozione grandissima”, dice la Azzolina in un intervento con poco protocollo e tanto cuore. Cita alcuni dei suoi professori, ancora in servizio e rivisti con piacere. “La scuola è una seconda famiglia, specie in contesto piccolo come era allora Floridia. La scuola deve essere come un ascensore sociale, specie per chi non ha grandi possibilità economiche e però può e deve ambire ad una grande formazione. A me è successo”, ha raccontato agli studenti ed ai genitori presenti in sala. Era una scuola diversa, senza computer e telefonini. “Ma c’erano i libri. E quelli erano gli strumenti per studiare. E c’erano i professori. I docenti vanno formati per bene – ha detto ancora Lucia Azzolina – i miei studiavano al pomeriggio e preparavano le lezioni del giorno dopo per noi. Un altissimo livello di formazione che ci hanno trasmesso. Devo tutto a questa scuola”. E un altro applauso spezza l’attento silenzio che accompagna l’intervento della ministra.
Azzolina si è poi soffermata sulla missione della scuola, segnalando purtroppo gli alti livelli di dispersione scolastica registrati in Sicilia. “Un aiuto economico alle famiglie deve essere dato e deve farlo lo Stato, per permettere ai ragazzi ed alle ragazze di studiare”, il pensiero della Azzolina che ha così introdotto le recenti misure economiche varate dal suo Ministero. “Auguro agli studenti un futuro raggiante, ma dovete sapere che ci vuole impegno”, ha detto rivolta ai giovani presenti. “La scuola semina e poi arriva il raccolto. E voi siete il frutto più bello”.