Lentini si ferma per l’ultimo saluto a Margaret. “Era una ragazza profonda”

 Lentini si ferma per l’ultimo saluto a Margaret. “Era una ragazza profonda”

Lentini si ferma per l’ultimo saluto ad Agata Margaret Spada. Saracinesche dei negozi abbassate nelle vie attorno alla chiesa di Sant’Alfio, con il sagrato che a fatica contiene fiori e persone arrivate in gran numero. Il feretro bianco arriva a spalla, dalla vicina camera ardente, con una sorta di processione sul cui ordine vigilano i volontari di protezione civile. Al Municipio, intanto, le bandiere sono a mezz’asta come da lutto cittadino proclamato dal sindaco Lo Faro.
“Pregherò per lei da casa, non ce la faccio ad andare ai funerali”, confida una donna al passaggio di quel corteo diretto all’ex cattedrale attorno a cui la comunità di Lentini si stringe silenziosa, in un dolente abbraccio alla famiglia di Margaret, la ragazza ventiduenne deceduta il 7 novembre scorso, a Roma.
“Non era una ragazza superficiale, l’ho vista crescere. Sta passando un’immagine sbagliata. Era tutt’altro che superficiale, seria e profonda”, dice Anselmo Madeddu, presidente dell’Ordine dei Medici di Siracusa. “Donna seria ed avveduta”, conferma il presidente dell’Ordine degli Infermieri di Siracusa, Nuccio Zappulla, che abbraccia Giuseppe, il papà di Margaret, infermiere. “Bisogna tenere nel più alto grado di considerazione il tema dell’attendibilità, della serietà e della veridicità delle informazioni apprese dai social. Magari l’offerta medica, nel web, risulta persino più attraente del servizio sanitario pubblico, ma a scapito delle più elementari norme poste a tutela della salute dei cittadini. Di tutto questo è stata vittima la nostra Margaret e di questo è vittima il nostro affranto collega”, aggiunge.
Alla famiglia della sfortunata Margaret fa sentire la sua vicinanza anche il deputato regionale Giuseppe Carta (Mpa). “Davanti ad una tragedia così grande non si riescono mai a trovare parole di conforto. Da padre posso solo immaginare l’immenso dolore che sta vivendo la famiglia Spada. La morte di Margaret, che ha sconvolto tutta l’Italia, ci tocca da vicino, Giuseppe Spada è parte integrante della grande famiglia del Mpa. All’amico Giuseppe e alla sua famiglia, io e tutti i componenti del MPA, rivolgiamo la nostra vicinanza ed esprimiamo il nostro più sentito cordoglio”.
Nella chiesa di Santa Maria La Cava e Sant’Alfio, in piazza Duomo, in tanti partecipano al triste rito e con discrezione accarezzano con uno sguardo o un gesto i genitori e la sorella di Margaret, stretti nel loro dolore. All’interno niente foto e riprese, così ha chiesto la famiglia insieme alla parrocchia. A celebrare è don Maurizio Pizzo. “Margaret, spero che tu possa vederci. Vedere che siamo tutti qui, insieme ai tuoi cari. Sì, perché la perdita di una ragazza che ha ancora una vita davanti – ha detto nella sua omelia – è una perdita per tutta una comunità. La vita a volte ci riserva docce gelate; a volte avviene che, come un nubifragio improvviso, eventi della vita ci travolgono facendoci riscoprire tutti più fragili, più impotenti, più vulnerabili”.
Nessun accenno diretto alla vicenda, nessuna concessione alle tentazioni della cronaca. “Di fronte ad eventi drammatici, ogni tentativo di dare risposte fredde, calcolate, preconfezionate ai perché, può deragliare sui binari morti del non senso, della spregiudicatezza, della ovvietà”, aggiunge.
E mentre fuori da quella chiesa e lontano da Lentini si riaccende il dibattito sull’uso e la sicurezza dei social, le amiche di Margaret leggono messaggi che traboccano d’amore e raccontano di una ragazza piena di vita. Anche l’arcivescovo di Siracusa, Francesco Lomanto, ha inviato il suo messaggio per i genitori di Margaret (clicca qui). “Partecipo all’immenso dolore che ha colpito la vostra famiglia. Vi sono vicino con sentimenti di affetto, di profonda comprensione e piena solidarietà. Vi ho seguito e continuo ad accompagnarvi con la mia preghiera e il ricordo speciale nella celebrazione dell’eucaristia, memoriale della pasqua di Cristo crocifisso e risorto”.

 

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