L’ex assessore Abela: “spartitraffico a Targia si, io l’ho fatto al Paolo Orsi”
Nel 2016 venne realizzato in viale Paolo Orso, a Siracusa, un cordolo spartitraffico all’altezza dell’incrocio con la cosiddetta panoramica. Assessore alla Mobilità era all’epoca Dario Abela. In un coro di contrarietà generale verso la novità proposta, per ragioni di sicurezza, decise comunque di costruire quell’elemento divisorio. “Era necessario. Dopo l’incidente costato la vita al giovane Stefano Pulvirenti dovevamo intervenire. Allora come oggi, l’opinione pubblica chiedeva sicurezza su strada. Nonostante molti, anche a livello politico, fossero decisamente contrari, andai fino in fondo. E oggi posso dire di essere contento”. Si perché dopo quella realizzazione, nessun altro incidente mortale è accaduto lungo un vialone dove diverse lapidi raccontano una storia di tragici scontri.
“Non ci sono dubbi che l’unico intervento da adottare in contrada Targia sia lo spartitraffico. Senza sostituirmi agli attuali ammimistratori, è vero che la Protezione Civile ha dato parere negativo ma è, appunto, un parere. L’ultima parola spetta al sindaco o al Consiglio comunale. Se vogliono, si può fare”, dice senza incertezza Abela.
“A Targia ci sono tutte le condizioni per procedere subito alla posa di uno spartitraffico. La carreggiata è larga dieci metri e, secondo le ultime disposizioni, una corsia di marcia deve essere larga 4,5 metri per consentire il passaggio di auto e mezzi di soccorso. Due corsie fanno 9 metri e pertanto si può fare. Anzi, io da cittadino mi unisco al coro di quanti chiedono con forza lo spartitraffico a Targia”.
Se si deve parlare di vie di fuga, l’ex assessore Abela invita a riprendere il discorso della circonvallazione che dovrebbe passare 4dalla Pizzuta, prevista dal Prg e per la quale vennero operati diversi espropri nel tempo.