L’infervorato Cosimo Burti accende il Consiglio comunale, “Si discute qui non al bar”

Intervento veemente del consigliere comunale Cosimo Burti. L’esponente di opposizione si è scaldato intervenendo nel dibattito sulla mera votazione di un debito fuori bilancio sulla scorta di un decreto esecutivo per lavori relativi al campo attendamento nei pressi di via Ascari. “Invito tutti a leggere il documento di opposizione con le osservazioni dell’amministrazione comunale alle richieste dell’azienda. Oggi non possiamo pensare che il Consiglio debba solo ratificare le scelte senza dibattere. Se non dibattiamo qua dentro, mica possiamo andare al bar a lamentarci o ad ascoltare le lamentele della cittadinanza. Qui dobbiamo discutere e qui dobbiamo dare taglio politico e amministrativo alla nostra azione”, dice in un crescendo il consigliere. “I sottoservizi di via Ascari oggetto di contestazione che stiamo votando oggi potrebbero causare una altro danno di cui dovrà rispondere il prossimo Consiglio comunale e un nuovo contenzioso. Perchè nel frattempo la strada è stata riasfalta spendendo 200mila euro anche se sui sottoservizi ci sono tante osservazioni critiche”.
Con la voce sempre più alta e gesti che sottolineano il fervore del suo intervento, Burti viene interrotto dal presidente dell’assise, Alessandro Di Mauro. “Non è alzando la voce che risolverà il problema. E comunque lei può parlare una volta, non tutte le volte che decide lei”, prova a contenerlo il presidente. Ma Burti è un fiume in piena, alza ancora il tono della voce e accusa l’ennesima assenza in aula dell’amministrazione e quindi l’impossibilità di ottenere risposte. “Ha ragione, non c’è l’amministrazione. Cosa le posso dire…”, deve ammette Di Mauro.
“Una domanda legittima di un consigliere comunale, chiunque esso sia, deve avere delle risposte in aula”, urla al microfono il consigliere comunale. “Se non posso averle, mi dispiace. Mi siedo e voto di conseguenza. Ma non dobbiamo svuotare di senso politico questo Consiglio comunale. Già la Terza commissione è ancora senza presidente, ora prendiamo atto che il Consiglio comunale è mortificato. Vota e non parlare: non va bene”, si sfoga Cosimo Burti sferzando i colleghi ad avere “un sussulto di dignità” nel rispetto del ruolo e delle competenze dell’assemblea cittadina (“Questo è il Senato della città”).
Il debito fuori bilancio è stato alla fine approvato. Sul tema politico, l’opposizione ha condiviso la posizione di Burti. Già da diversi giorni filtra il malumore dei consiglieri comunali che lamentano l’assenza di risposte scritte prodotte alle loro interrogazioni. “Una limitazione della nostra attività politica”, aveva detto nei giorni scorsi il consigliere Ivan Scimonelli (Insieme).