L’insegnante sospesa per le slide su Salvini, i docenti del “Fermi” in sua difesa
“La scuola è il luogo naturalmente deputato alla formazione di una intelligenza critica, al rispetto ed al confronto civile ed alla possibilità di esprimere liberamente il proprio pensiero”. Il dirigente scolastico Antonio Ferrarini e il Collegio Docenti dell’istituto Fermi di Siracusa scendono in campo in maniera chiara contro la sanzione decisa dall’Ufficio Scolastico Provinciale di Palermo ai danni dell’insegnante Rosa Maria Dell’Aria, punita per “non aver vigilato” sul lavoro svolto da alcuni dei suoi studenti in occasione della giornata della memoria. Si tratta dell’insegnante di Italiano sospesa, perchè i suoi alunni hanno presentato un video in cui accostano il Decreto Sicurezza del ministro Matteo Salvini alle leggi razziali del 1938 . Una decisione assurda, per il dirigente e gli insegnanti dell’istituto superiore siracusano. In un documento, i docenti “esprimono con fermezza la loro contrarietà a qualsiasi forma di censura che viola in maniera così palese gli articoli 3-21-33-25 della Carta costituzionale. Parlano di censura ed elencano i singoli articoli e ciò che prevedono.
“1) ART. 3, 1° comma, Cost.: “ Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti
alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di
condizioni personali e sociali.”
2) ART. 21, 1° comma, Cost.: “ Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero
con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.”
3) ART. 33, 1° comma, Cost.: “ L’ arte e la scienza sono libere e libero ne è l’ insegnamento.”
4) ART. 35, 4° comma, Cost.: La Repubblica “ riconosce la libertà di emigrazione salvo gli
obblighi stabiliti dalla legge nell’ interesse generale…”
Il corpo docenti del “Fermi” dichiara “il diritto ed il dovere di potere difendere i principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana in ogni sua sede pubblica e privata e contro qualsiasi soggetto pubblico o privato che attenti a scardinarne le fondamenta”. Entrano, poi, anche nel dettaglio di alcuni aspetti. E reputano “contrario all’articolo 35 associare la figura del migrante sic et simpliciter ad un criminale; Contrario all’ articolo 3 discriminare i cittadini per razza diversa;
Contrario all’ articolo 21 e 33 impedire il diritto di esprimere liberamente un’ opinione e limitare la
libertà di insegnamento”. A tutto questo segue la condanna di “quei soggetti pubblici o privati che stanno disseminando un clima di paure e di odio verso l’ altro, il diverso, lo straniero, in quanto contrari ai principi fondamentali che ogni giorno vengono applicati dalla comunità scolastica dell’ I.T.I. “ E. Fermi” di Siracusa”.
La richiesta, indirizzata all’Ufficio Scolastico Provinciale di Palermo, è quella di annullare in autotutela il provvedimento disciplinare emesso e a provvedere “immediatamente alla reintegrazione della professoressa Rosa Maria Dell’Aria.