Liste di attesa, l’Asp gioca la carta della riorganizzazione per anticipare
Entro fine marzo, l’Asp di Siracusa avvierà una campagna straordinaria di anticipo delle prestazioni (già prenotate) e per le quali sono stati registrati i tempi di attesa più lunghi. Gli utenti saranno contattati a mezzo sms, email o recall telefonico per acquisire la disponibilità ad anticipare la data.
A consentirlo, alcune azioni della Direzione strategica aziendale, finalizzate a ridurre i tempi di attesa, nel rispetto della normativa e secondo principi di parità di trattamento e di non discriminazione di ogni cittadino. Si punta sull’incremento del 10% delle prestazioni prenotabili per ogni ambulatorio e per ogni prestazione;
sulla creazione di un over booking del 20% per compensare giornalmente le eventuali mancate erogazioni di prestazioni sanitarie quando il paziente non si presenta e non ha disdetto la prenotazione; su CUP esclusivamente dedicato ai primi accessi per visite e prestazioni diagnostiche e strumentali per evitare l’intasamento ed i tempi di attesa agli sportelli fisici ed al CUP telefonico; e su prenotazione diretta da parte dello specialista per ogni visita successiva alla prima e annessi approfondimenti diagnostici e terapeutici senza che il paziente debba più rivolgersi al CUP cosicché il successivo controllo potrà essere concordato nei tempi con il paziente stesso. Elemento, questo, su cui puntare per migliorare efficienza e risposta al paziente.
Al fine di eliminare le disomogeneità tra Unità operative della stessa branca specialistica, sia in relazione al volume di prestazioni offerte che al numero di prestazioni prenotabili da CUP, l’Unità operativa Sistemi informatici e Controllo di Gestione provvederà a ricalcolare e normalizzare i volumi di attività avendo a riferimento le Unità operative più performanti, predisponendone la riassegnazione.
“Ultimata la presentazione dei diversi dati – spiega il manager Caltagirone – abbiamo ritenuto urgente ed indispensabile adottare un insieme di azioni correttive e migliorative dell’offerta pubblica di prestazioni ambulatoriali. L’analisi ha riguardato i dati di produzione, di prenotazione, di percentuale di mancata presentazione degli utenti e di tempi di esecuzione delle prestazioni inerenti diverse branche. Tra le maggiori criticità sono emerse una carenza di offerta di prestazioni relative ad alcune branche specialistiche con una disomogeneità di offerta tra Unità operative della medesima branca ed un alto tasso, che si attesta intorno al 30%, di prestazioni prenotate e non erogate per mancata presentazione del paziente senza che lo stesso abbia provveduto a disdire per lasciare il posto libero ad altri”.
Infine, i direttori dei Dipartimenti e di ogni Unità operativa sia in ambito ospedaliero che territoriale sono stati sollecitati, per quanti non lo avessero ancora fatto, alla redazione dei Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PDTA) al fine di definire i percorsi sanitari dei pazienti, ed è stato dato mandato all’Unità operativa Sistemi Informativi di predisporre nel più breve tempo possibile un sistema info telematico di prenotazione di prestazioni e visite di controllo successive alla prima, per garantire e supportare la presa in carico dei pazienti da parte degli specialisti ospedalieri e ambulatoriali nella predisposizione dei percorsi.