Lo sfogo di Cutrufo, "nauseato dalle critiche". E la mano tesa a Salvoldi
“I risultati al momento non sono quelli che ci aspettavamo ma terminerò la stagione con l’obiettivo prefissato, cioè la promozione in serie D, anche se dovesse arrivare dai playoff. Devo però ammettere che lavorare con critiche costanti che piovono addosso non è facile e chiunque potrebbe snervarsi”. Il presidente dell’SC Siracusa, Gaetano Cutrufo, affida ad un lungo comunicato il suo pensiero dopo la sconfitta a San Gregorio. Più che i risultati, però, il problema sono per il massimo dirigente azzurro, le condizioni di un ambiente poco attento e per nulla incline ad aperture di credito. “Oggi più che mai capisco Luigi Salvoldi quando in passato parlava di difficoltà nel fare calcio a Siracusa. Sono amareggiato per i risultati non all’altezza raggiunti dalla squadra ma forse più nauseato dalle critiche che vengono mosse alla società”, puntualizza ancora. Le pressioni di una piazza blasonata anche se “decaduta” non sono facili da gestire, neppure da parte di chi con entusiasmo si è tuffato in una nuova avventura sportiva. “In estate ho deciso di portare la squadra da Palazzolo a Siracusa pensando di costruire qui qualcosa di importante. Pensavo di ricevere quantomeno il consenso dei sostenitori azzurri che invece, eccetto una minima parte, hanno creato ostacoli e difficoltà fin dal primo momento”. Poi la dolorosa presa di coscienza: “sono solo”. “Quando è stato il momento di mettere mano al portafogli, chi mi doveva stare a fianco è scappato via. Gli sponsor? Sono il frutto di amicizie personali, il tessuto imprenditoriale locale evidentemente è sordo alla nostra causa. Senza che nessuno ce lo avesse chiesto abbiamo ridato dignità al terreno di gioco, lustro e un nuovo aspetto alla foresteria che in estate si trovava in condizioni di dissesto – ha aggiunto – e ad interventi realizzati (poco meno di 90 mila euro il totale, ndr), abbiamo anche accettato che l’amministrazione potesse riservarsi, alla conclusione della controversia con l’Us Siracusa, di scegliere una nuova forma di gestione dello stadio più confacente alle esigenze sportive della città senza che potessimo avere nulla a pretendere”. Sulle critiche che si sono scatenate in seguito ai risultati non soddisfacenti della squadra, il presidente dello Sport Club Siracusa ha poi aggiunto: “Per inesperienza ad inizio stagione avevo forse alzato troppo l’asticella. Ma sfido chiunque ad ammettere che il nostro non sia un organico di altra categoria”. Quindi il ‘solitario’ Cutrufo torna ad aprire le porte a Luigi Salvoldi. “Qualora decidesse di ritornare a investire nel calcio, sarei ben felice di accoglierlo. Sarebbe un onore perché è l’unico che negli ultimi dieci anni ha dato lustro al calcio siracusano. Per lui le porte dell’S.C. Siracusa sono sempre aperte”.