Stop del Tar al mega-fotovoltaico, Fabio Granata: “Si faccia nella zona industriale”
“La sospensiva del Tar delle autorizzazioni sul mega impianto fotovoltaico di Cavadonna,
progettato tra preziose porzioni di territorio tra Siracusa, Canicattini e Noto e ottenuta grazie al ricorso al Tar presentato dalla Amministrazione della Città di Siracusa e da quella di Canicattini, rappresenta un segnale importante per costringere tutti gli attori in campo a mettere definitivamente da parte progetti che possano intaccare il paesaggio, la biodiversità, le filiere di produzione agricola di qualità”.
Questo l’entusiastico commento dell’assessore alla Cultura, Fabio Granata, in questo caso nella veste di rappresentante di Articolo 9
“Il Governo Regionale uscente aveva incredibilmente dato il via libera al mega impianto-ricorda Granata – Il nuovo Governo regionale, anziché sorprendersi o parlare a sproposito di vulnus per gli investimenti, applichi la pianificazione esistente e indichi con chiarezza in quali aree si possono impiantare i pannelli e con quali modalità”.
Il riferimento è alle dichiarazioni rilasciate dal nuovo presidente della Regione, Renato Schifani, secondo cui la sospensiva del Tar rappresenterebbe una brutta notizia, che allontanerebbe gli investitori dalla Sicilia.
“Ma questo pronunciamento lungimirante del Tar -secondo Granata-rappresenta anche un positivo precedente per l’altro megaimpianto previsto nel cuore del SudEst, alle porte di Vendicari.
Si tratta di progetti del tutto incompatibili con un patrimonio materiale e immateriale unico caratterizzato da aree naturali protette, siti di importanza comunitaria (Sic), Zone di protezione speciale (Zpc), gioielli naturalistici tra i più importanti d’Italia, vitigni di qualità.
Gli impianti fotovoltaici-la sollecitazione di Granata- si progettino finalmente nelle aree industriali, sulle discariche e sui tetti, a iniziare dagli edifici pubblici e comunque seguendo le indicazioni del Piano regionale sulla Energia”.