Lo studio di fattibilità per riaprire Cavagrande c'è: lavori da Scala Cruci. Caccia ai fondi

 Lo studio di fattibilità per riaprire Cavagrande c'è: lavori da Scala Cruci. Caccia ai fondi

Presentato dal Genio Civile di Palermo lo studio di fattibilità per la messa in sicurezza del sentiero Scala Cruci a Cavagrande del Cassibile. Il commissario al dissesto idrogeologico, Maurizio Croce e il presidente Musumeci dovranno ora trovare i fondi per il primo intervento.
“La prima scadenza che ci eravamo dati per risollevare le sorti della riserva naturale orientata di Cavagrande del Cassibile – dice il sindaco di Avola, Luca Cannata – è stata rispettata”. L’ingegnere capo del Genio Civile di Siracusa, Natale Zuccarello, ha illustrato nel capoluogo regionale lo studio per la messa in sicurezza del sentiero.
“Abbiamo atteso 4 anni – aggiunge Cannata – prima di avviare qualcosa di realmente concreto che possa permettere al canyon più profondo d’Europa, a un luogo dalla ricchezza naturalistica, paesaggistica e culturale immensa, di essere goduto appieno dai suoi visitatori”.
L’architetto del Genio Civile, Gino Montecchi, ha redatto il progetto preliminare portando sul tavolo un intervento di messa in posa di opere per la mitigazione del rischio di disaggio di massi dalla parete rocciosa. Andrà protetto innanzitutto il percorso del sentiero e le zone immediatamente limitrofe, per consentire una fruizione in sicurezza e mantenere un contesto naturale il più integro possibile, evitando, ove è possibile, invadenti opere di professione diffuse. Dalle osservazioni esposte in fase preliminare, il versante interessato dagli interventi è inquadrato in due zone: le pareti verticali, nella parte più alta, costituite da falesie di roccia carbonaia alte mediamente 40 metri circa e il pendio sottostante che si estende sino al fiume, caratterizzato da una pendenza di circa 60° e costituito prevalentemente da materiale detritico a seguito di smantellamento della porzione lapidea di monte.
Lo studio di fattibilità prevede il posizionamento di barriere paratassi ad alto assorbimento di energia, in diversi ordini sfalsati tra loro e in sovrapposizione, in modo tale da consentire la naturale movimentazione della fauna e l’eventuale attraversamento per la manutenzione e per la protezione dagli incendi. A monte delle barriere, nel tratto verticale, sulle pareti più “pericolose”, andranno ancorate fasciature realizzate con chiodi di roccia e fune metallica. In alcuni tratti del sentiero, per ulteriore sicurezza, sarà necessario realizzare palizzate in legno lungo il lato di monte del percorso per proteggere il passaggio da possibile distacco di materiale detritico instabile e da possibili rotolamenti di piccoli massi poggianti sul detrito.

“Il costo del primo intervento è di 1 milione e 700 mila euro – conclude Cannata – Abbiamo avuto già rassicurazioni dal commissario Croce sul reperimento e sopratutto che questa sia solo la prima porzione degli interventi che si aggirano ad un totale di oltre 5 milioni. Cavagrande del Cassibile deve essere un gioiello della regione Sicilia. Lavoriamo tutti insieme e senza ostacoli a un bene che è di tutti”.

 

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