Lucchetto ai campi da tennis in Cittadella, è scontro tra l’assessore e la società sportiva
Rischia di sfociare in un contenzioso giudiziario lo scontro tra il settore Sport del Comune di Siracusa e la società dilettantistica Country Club Tennis Siracusa 2.0. Ad accendere lo scontro, la decisione adottata dagli uffici retti dall’assessore Giuseppe Gibilisco con cui è stato inibito l’accesso ai campi da tennis presenti in Cittadella dello Sport con l’apposizione di un lucchetto.
“All’associazione sportiva sono state fatte nelle settimane scorse delle contestazioni. A nostro avviso, deteneva questi campi senza alcun titolo. Ci sono anche ordinanze del dirigente dopo dei lavori che sono stati fatti senza autorizzazione”, spiega sereno l’assessore Gibilisco. “Stiamo per pubblicare un avviso per mettere a bando la gestione dei campi. Un avviso pubblico, aperto a tutti e con precisi requisiti come da riforma dello sport del 2021. Chi ha i requisiti partecipa e continuerà l’attività”, aggiunge in diretta su FMITALIA.
“Penso che per il loro ingresso in Cittadella ci sia stato un accordo con il precedente gestore privato. Ma ora è direttamente il Comune ad occuparsi della struttura sportiva pubblica ed a tutela di tutti stiamo cercando di chiarire le posizioni di ogni società. Vogliamo riportare delle regole, non quelle svizzere ma almeno quelle base. Solo che quando si mettono dei punti, succede sempre che qualcuno si ribella. Ma il patrimonio pubblico – insiste l’assessore – lo dobbiamo tutelare”.
All’apposizione del lucchetto, secondo quanto spiegano gli uffici del settore sport, non si arriva dall’oggi al domani. “Avevamo invitato tre settimane fà a consegnare le chiavi. Non si è presentato nessun esponente della società all’incontro. E quindi abbiamo messo il lucchetto”.
In un mix di rabbia e amarezza, replica all’assessore il vicepresidente della Asd Country Club Tennis Siracusa 2.0, Ivan Marotta. “E’ un discorso complesso quello della Cittadella che parte dal vecchio gestore. Voglio subito chiarire che noi non siamo lì per caso, altrimenti tutte le società sono lì senza titolo. Quando a ottobre 2021 è subentrato il Comune al precedente gestore, nel trambusto che si è generato tutti ci siamo adoperati per recuperare una situazione che sembrava quasi surreale per la struttura. Il Comune ci hanno sempre detto che avrebbero tutelato le società che c’erano col vecchio gestore e che avevano fatto investimenti migliorativi. Come noi, appunto. E non è vero che non sanno chi siamo. I nostri pagamenti alle loro fatture sono dimostrabili”, attacca Marotta.
L’associazione sportiva conferma di aver ricevuto una diffida e di aver avviato delle interlocuzioni, anche attraverso gli avvocati. “Mi chiedo perchè il nostro è l’unico spazio da mettere a bando. Perchè non anche la palestra, la piscina, il campo di calcio. Noi siamo perfettamente in regola con i pagamenti e questa scelta del lucchetto ci ha danneggiato. Stiamo pensando di presentare un esposto su quanto accaduto e sulla situazione”.