Ma FdI a Siracusa attacca ancora Mamo sulle condizioni del museo Paolo Orsi
Il deputato regionale Carlo Auteri (FdI) torna all’attacco dell’operato del direttore del parco archeologico di Siracusa, Antonello Mamo. Con una curioso tempismo, lo fa con una nota inviata alle redazioni poco dopo il comunicato stampa dell’assessore regionale Scarpinato (anche lui di FdI) che ha portato la sua solidarietà all’indirizzo di Mamo, dopo l’intimidazione subita. Auteri chiude quella vicenda con una parentesi appena, parlando di “atto vandalico”.
Poi piazza il secondo attacco, dopo aver criticato duramente la gestione dell’area della Neapolis. E sottolinea le condizioni del museo regionale Paolo Orsi. “Come giustifica Mamo la chiusura per un guasto all’impianto elettrico del settore D che impedisce dai primi giorni del mese di novembre la visione di uno dei simboli di Siracusa, la Venere Landolina, ai turisti? Passiamo alle condizioni vergognose delle vetrine. Mamo si è insediato nel giugno 2022. Non mi risulta che si sia premurato per le manutenzioni ordinarie dell’edificio. So bene che molti progetti interesseranno il museo ed altre aree archeologiche del Parco, ma so anche bene che tutti i progetti sono stati ereditati da Mamo da precedenti direttori”.
E ancora, il parlamentare regionale contesta la carente pulizia della Villa del Telaro, di Eloro, la gestione del castello Eurialo, tempio di Zeus e Ginnasio Romano così come il silenzio sull’area archeologica di Akrai, chiusa. “I compiti di un direttore di un Parco e del suo staff dirigenziale non sono solo la pulizia e la manutenzione dei siti ma anche le attività di valorizzazione degli stessi, così come imposto dalla Legge 20/2000 – stigmatizza il deputato FdI Auteri – Qual è e quale è stata la programmazione del direttore Mamo? Prevede nuove aperture? Prevede nuove mostre? Prevede incontri con i visitatori? Cosa c’è di nuovo, di suo, nella passata e futura gestione di questo Parco?”.
Insoddisfacente, poi, secondo Auteri ridurre le criticità lamentate all’assenza di bilancio approvato per ritardi palermitani.