Mal'Aria 2015, il rapporto di Legambiente e i numeri di Siracusa, "bocciata" per Pm10 e Ozono
Appuntamento di ogni anno, il rapporto “Mal’Aria 2015”: ampio dossier di Legambiente sulla situazione ambientale nei capoluoghi di provincia italiani. Inquinanti, smog, polveri sottili contribuiscono in varia misura ad “appesantire” la qualità dell’aria in Italia. Le situazioni più critiche al nord ma Siracusa, purtroppo, non brilla.
L’associazione ambientalista ha monitorato in particolare l’andamento delle Pm10, il famigerato particolato atmosferico, uno egli inquinanti di maggiore impatto sulla qualità dell’aria. Nella classifica stilata da Legambiente, Siracusa occupa la 17.a posizione tra le città con il più alto numero di sforamenti della soglia consentita. Gli ambientalisti prendono in cosiderazione la centralina di rilevamento “peggiore”. Nel caso di Siracusa, quella di viale Teracati che nel 2014 ha superato per 57 giorni i 50 microgrammi per metrocubo di media giornaliera. Il limite di legge è di 35 giorni di sforamento in un anno. In Sicilia, fa peggio solo Palermo con la centralina di via Di Blasi con 65 sforamenti (posizione numero 12).
Altro nemico dell’aria siracusana è l’ozono troposferico, un gas ossidante e tossico se inalato in grandi quantità. Il limite di legge è di 25 giorni di superamento della soglia giornaliera di 120 microgrammi per metrocubo, mediata su otto ore consecutive. Per Legambiente, Siracusa occupa il 25.o posto tra Trento e Vercelli con 48 sforamenti.
A febbraio, intanto, l’assessore all’ambiente Pierpaolo Coppa volerà nuovamente a Roma perchè al ministero dell’Ambiente si torna a parlare di Aia per le industrie e limitazioni nelle emissioni.