“Maledizione” verde pubblico, servizio che non decolla. Tutte le ultime novità
Se c’è un servizio pubblico che, ultimamente, pare non conoscere gioia quello è il verde pubblico. Idee, sforzi, rivoluzioni, restaurazioni, programmi, interventi: tanto lavoro. Ma i risultati, purtroppo, hanno sempre deluso le attese. Al punto che, subito dopo l’elezione bis, Francesco Italia ammise di voler ripartire da quel servizio flop.
A distanza di quasi un anno, però, una sorta di maledizione aleggia sul verde pubblico. Il nuovo affidamento, con il ritorno al gestore unico dopo l’esperimento fallito della città divisa in cinque lotti, non è stato ancora possibile come anche la possibilità di (nuova) proroga del precedente. Attesa di documenti da altri enti rallenta o blocca le possibilità di movimento. Nel frattempo, la vegetazione spontanea cresce rigogliosa nelle formelle, nelle aiuole, negli spartitraffico, negli slarghi. Ed i parchi comunali restano chiusi.
Cosa fare? L’unica soluzione parsa possibile agli uffici comunali è stata quella di un affidamento diretto per due mesi. L’Ati composta dalla Flora di Catania e la Tecnical di Roma si è aggiudicata la procedura ponte, in attesa di affidamento pluriennale. Impiegheranno gli stessi 30 operai fino a poco tempo fà a servizio delle cinque ditte che si prendevano cura del verde pubblico cittadino. Divisi in tre squadre, da mercoledì 8 maggio ritorneranno su strada, nel tentativo di ridare decoro al verde nel più breve tempo possibile. Ma ci vorranno almeno dieci giorni per un’entrata a regime del servizio. L’assessore Salvo Cavarra segue con attenzione ed ha dato precise disposizioni per un avvio quanto più incisivo possibile. Bisogna recuperare il tempo perso, incombe l’alta stagione turistica ed il lavoro da fare è tanto. Il cronoprogramma ha individuato nella zona Tisia-Pitia ed in quella dell’area archeologica le prima a necessitare di interventi. Poi si passerà alla Pizzuta, Mazzarrona, Cassibile, Belvedere e tutto il resto del capoluogo.
Da martedì 7 maggio, intanto, tornano aperti i parchi pubblici la cui apertura e chiusura dipende dal servizio verde pubblico.
Attenzione a non confondere il verde pubblico con il diserbo: la pulizia di cigli stradali e marciapiedi dalle infestanti è in campo a Tekra. Per quel che riguarda gli istituti comprensivi, le cui aree a verde sono finite ricoperte da sterpaglie, qui le competenze sono del settore Edilizia Scolastica che ha accelerato le procedure per risolvere l’attuale stallo.