Malore in spiaggia, turista romana salvata da cardiologa dell’ospedale Di Maria
Sorpresa da un’onda, ha perso i sensi e rischiato di morire annegata. A dirla tutta, il suo cuore si era anche fermato. Ma fortuna ha voluto che in spiaggia tra i bagnanti vi fosse anche una cardiologa dell’ospedale di Avola. Lei si chiama Marilena Mizzi e quasi è sorpresa dal clamore del suo gesto. Per un medico, salvare vite è una missione e quindi non parlatele di gesto eroico. “Sono stata fortunata…”, si schernisce. In realtà il suo intervento è stato determinante, insieme all’aiuto offerto dal giovane bagnino della spiaggia della Spinazza a Marzamemi ed alla presenza di due sanitari bresciani, anche loro in vacanza.
Marilena Mizzi ha salvato la vita di una turista romana di 52 anni. La donna è ancora ricoverata al Di Maria, in terapia intensiva. Ma è cosciente ed in costante miglioramento. Nelle ore scorse ha voluto incontrare l’angelo che l’ha strappata alla morte, nel chiuso del reparto. “Mi ha stretto la mano, è stato emozionante”, racconta a SiracusaOggi.it la dottoressa Mizzi.
Quando ha visto, ieri pomeriggio, un piccolo capannello crearsi in spiaggia, dove si trovava per qualche ora di relax, ha subito capito che stesse accadendo qualcosa di grave. “Non ci ho pensato due volte, mi sono messa a correre. Appena sono arrivata, ho visto la donna in terra, priva di coscienza. Non c’era battito e non respirava”. In pochi secondi, l’unica cosa giusta da fare: “ho provato a rianimarla sul posto, mi sono quasi accanita. Ho visto una donna, ancora giovane e non doveva andarsene così”. Minuti su minuti, cinque forse dieci. Il massaggio e la respirazione bocca a bocca richiedono anche una certa fatica fisica. Ma quando ha avvertito un rantolo, primo segno di un minimo di attività respiratoria autonoma ed ha visto che dalle vie aeree veniva espulsa acqua, ha capito che quella donna ce l’avrebbe fatta. “Con l’aiuto di due colleghi di Brescia e del bagnino, abbiamo messo la donna in posizione di sicurezza, sul fianco. Con il palloncino ambo e alcune bombole di ossigeno è stata assicurata ventilazione fino all’arrivo dell’ambulanza e la corsa in ospedale ad Avola”.
Tra pochi giorni la turista romana potrà lasciare il reparto e tornare alla sua vita. Il marito e le figlie, intanto, abbracciano forte quella cardiologa generosa dell’ospedale Di Maria. “Queste cose commuovono e ti spingono a fare sempre meglio”, ammette Marilena Mizzi. “La signora sta bene e questa è la cosa più importante”-