Maltempo, danni per oltre 8 milioni a Siracusa: richiesto lo stato di calamità

 Maltempo, danni per oltre 8 milioni a Siracusa: richiesto lo stato di calamità

I primi sopralluoghi ed accertamenti dopo l’ondata di maltempo che ha investito Siracusa hanno portato ad una stima (provvisoria) dei danni causati pari ad almeno 8,3 milioni di euro. La somma è indicata nel provvedimento di giunta inviato a Palermo per la richiesta dello stato di calamità e quindi l’invio di somme e provvidenze straordinarie per far fronte alla situazione. Si tratta di una stima di massima effettuata da tecnici comunali e del Libero Consorzio, in attesa della stima e quantificazione definitiva.
Come si legge nel provvedimento, “le precipitazioni a carattere temporalesco hanno assunto carattere di eccezionalità, raggiungendo valori altissimi in relazione alla durata dell’evento, causando ed aggravando fenomeni di dissesto già esistenti sul territorio ed innalzamento dei livelli dei fiumi e torrenti”. Due giorni di allerta meteo rossa con i fiumi Anapo, Ciane e Mammaiabica esondati in più punti, come il torrente Mortellaro, il Cifalino, il Cavadonna in contrada Spinagallo. Fenomeno che hanno provocato “ingenti danni ai territori agricoli adiacenti, alle infrastrutture viarie e agli edifici che insistono nei comprensori interessati”. Nella stima dei danni anche i guasti e le rotture registrate sugli impianti e sulle reti tecnologiche e dei sottoservizi. Auto in panne, locali allagati, crolli di muri e smottamenti “che hanno causato notevoli disagi alla viabilità ed alle infrastrutture stradali comunali, provinciali e statali, di cui alcune attualmente interdette alla circolazione”. Senza sottacere “gravi e ingenti danni anche alle colture locali ed a tutte le filiere agricole presenti sul territorio”.
Nel dettaglio, “sono stati segnalati allagamenti dei siti produttivi, danneggiamento delle infrastrutture di rete
(strade, linee telefoniche, elettriche e condotte idriche e fognarie) e perdita di materie prime e semilavorati
stoccate in attesa di lavorazione all’interno ed all’esterno degli opifici, notevoli danni alle strutture agricole
(coperture serre, capannoni, produzioni in corso, future produzioni, decesso di animali in allevamenti ittici e
zootecnici, a seguito delle alluvioni”. Da qui matura la quantificazione (“in procedendo”) dei danni, stimata in 8.392.000 di euro.
Ecco perchè, il Comune di Siracusa (come tutti gli altri enti della provincia che si sono rivolti alla Regione, ndr) ritiene “necessario, ricorrendone i presupposti, richiedere un intervento straordinario da parte delle
Istituzioni Regionali in merito alla dichiarazione dell’esistenza di eccezionale calamità o avversità”. Stanziando, s’intende, risorse straordinarie per fronteggiare tutte le emergenze.

 

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