Maltempo e allerte, Gilistro (M5S): “Evitare confusione nell’opinione pubblica”

 Maltempo e allerte, Gilistro (M5S): “Evitare confusione nell’opinione pubblica”

“Non era certo una giornata da allerta meteo gialla. Già le indicazioni che arrivavano ieri pomeriggio dalla zona sud della provincia di Siracusa avrebbero dovuto invitare il Dipartimento Regionale di Protezione Civile a valutare con attenzione l’innalzamento del livello di alert. Le particolari condizioni meteo odierne del territorio aretuseo confermano come questo settore si sia dimostrato caso a sé . Le previsioni hanno fallito e questo è evidente, come lo è il fatto che possa pur sempre accadere, non trattandosi di scienza esatta ma probabilistica. Detto questo, è pur vero che la stessa Protezione Civile regionale lascia sempre ampi poteri ai sindaci, nel valutare l’opportunità di attivare direttamente fasi operative più gravose rispetto a quelle correlate ai livelli di allerta indicati nel bollettino. Anche il sindaco del capoluogo, pertanto, avrebbe potuto disporre, ad esempio, la chiusura delle scuole, sulla scorta degli stessi dati presi in considerazione dai sindaci di Avola, Portopalo e Pachino che hanno subito emanato il relativo provvedimento poi seguiti questa mattina da Floridia. La capacità di assumere decisioni in tempo, potendo peraltro contare sull’ampio materiale meteo oggi disponibile attraverso accurate app, avrebbe permesso di evitare quella confusione che, invece, ha spiazzato l’opinione pubblica siracusana su di un tema, come quello delle emergenze, su cui non deve esserci margine di confusione”. Così il deputato regionale Carlo Gilistro (M5s) interviene nella discussione in atto nel siracusano sulle allerte di Protezione Civile e le relative misure precauzionali da adottare a tutela della popolazione. Quanto alla circolare del Dipartimento Regionale di Protezione con cui si lascia ai sindaci margine decisionale per assumere provvedimenti anche più restrittivi di quelli indicati dall’alert regionale, si riporta il passaggio esatto: ‘In considerazione dello scenario previsto, delle vulnerabilità del proprio territorio, dell’effettivo verificarsi della previsione e delle capacità di risposta complessive della propria struttura di protezione civile, i Comuni, ciascuno per l’ambito di propria competenza, devono valutare l’opportunità di attivare direttamente – o successivamente all’approssimarsi dei fenomeni – fasi operative più gravose rispetto a quelle strettamente correlate ai livelli di allerta indicati nell’Avviso Idro’.

 

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