Mega fotovoltaico, Legambiente: "si alle rinnovabili, ma non così"
Si alle rinnovabili, no ai progetti “speculativi del suolo”. Così Legambiente Siracusa interviene nel dibattito in atto sulla realizzazione di un grande impoanto fotovoltaico a terra, all’ingresso di Canicattini.
“Chiediamo che la Regione blocchi immediatamente l’impianto, attraverso l’emissione di un vincolo di immodificabilità dei luoghi e allo stesso tempo, di concerto con le amministrazioni comunali, si faccia promotrice di un’azione presso il Ministero dell’Ambiente affinché venga immediatamente completato l’iter istitutivo del Parco Nazionale degli Iblei”,dicono gli ambientalisto sorpresi per il parere positivo rilasciato dall’assessorato regionale Territorio e Ambiente.
“Agli amministratori pubblici che oggi, giustamente, si oppongono a questo progetto, vogliamo ricordare che
il paesaggio non può essere difeso ad intermittenza, ma è tutelato proprio dalle norme contenute in quel
Piano Paesaggistico che in alcuni casi alcuni di loro in passato hanno ottusamente osteggiato”, pizzica Legambiente. Proprio dove
il piano non contiene prescrizioni vincolanti, “come per le aree in cui dovrebbe sorgere questo impianto,
nascono i problemi”.
Poi l’associazione ambientalista apre anche un nuovo filone: “sono stati inseriti nelle ZES, Zone economiche speciali, quasi 100 ettari di suolo agricolo di pregio posti nelle contrade prossime a Santa Teresa Longarini e in quelle contigue alla SP 124 per Floridia, dove potrebbero sorgere senza troppi controlli impianti industriali e artigianali di tutti i tipi”.
Si annunciano tempi di nuova battaglia per il territorio ed il suo utilizzo. Più in generale, per la stessa idea di sviluppo futuro della provincia di Siracusa comunque chiamata a partecipare al cambiamento della transizione energetica.